Il caffè fa male? 9 benefici e 4 punti deboli (e come ridurli)

[Tempo medio di lettura: 11 minuti]

Ti è mai capitato di leggere o sentir dire che il caffè fa male?

In questo articolo ti presento la quintessenza delle ricerche più solide mai fatte sul caffè.

il caffe fa male

In questo modo sarai autonomamente in grado di discriminare fra le cazzate che emergono abbondanti sul web e qualche punto fermo più affidabile da cui partire per capire se il caffè fa male, se fa bene o nessuno dei due.

Se giri sul web in cerca di informazioni sul caffè ti capiterà sicuramente di trovare gli “odiatori” del caffè che dicono peste e corna sulla caffeina e sul caffè in generale.

Il caffè si presta alle controversie (dopo ti spiego perché) e scatena in alcuni sedicenti esperti di cure naturali delle reazioni emotive spropositate.

COSA DICONO GLI ODIATORI DEL CAFFÈ

Gli odiatori del caffè dicono che fa terribilmente male, acidifica il sangue, causa qualunque patologia esistente e buona parte di quelle non ancora catalogate dalla medicina 🙂

Cavolo, sul caffè se ne possono leggere di ogni. Ecco qualche esempio che ho trovato sul web in Italia…

Il caffè è una droga caustica, una versione legale della cocaina.

Il caffè è teratogeno (causa mutazioni nel feto).

Il caffè è mutageno (causa mutazioni al DNA).   

Il caffè è estremamente tossico

Il caffè è cancerogeno

Il caffè contiene caffeina, uno tra i 20 veleni più pericolosi del pianeta.

Il caffè danneggia pesantemente il fegato.

Il caffè ha effetti distruttivi sul sistema renale conducendo a dialisi e trapianto.

Il caffè causa calcoli ai reni e in altre parti del corpo.

Il caffè causa osteoporosi.

….tutto questo senza citare la benché minima ricerca scientifica che possa aiutare a credere a queste sparate estremiste.

Al contrario, quello che le ricerche più affidabili mostrano ad oggi sono diversi effetti benefici e protettivi del caffè al dosaggio di 2-3 tazze al giorno. 

Diversi dei benefici del caffè che troverai più avanti in questo articolo sono proprio l’esatto contrario di quanto espresso in questa lista talebana che hai visto qui sopra.

NON C’È BISOGNO DEL CAFFÈ, MA…

Ovviamente, non è che ci sia strettamente bisogno di consumare caffè per stare meglio. Ma se ti piace il caffè non ci sono motivi per interromperne l’utilizzo, anzi.

Onestamente non penso che gli autori che scrivono cose come queste qui sopra agiscano in malafede.

Anzi sono sicuro che siano mossi da buone intenzioni, ma come sai anche le buone intenzioni possono generare mostri al pari delle cattive intenzioni.

Per questo ti propongo di rivedere tutta la questione del caffè con l’aiuto degli occhiali del buon senso e dei dati più validi a aggiornati che abbiamo a disposizione.

Lo faremo fra un attimo. Intanto, ti sei mai chiesto…

…Da dove nascono queste reazioni emotive contro il caffè?

9 benefici del caffè

PERCHÈ IL CAFFÈ GENERA CONTROVERSIE?

Molto probabilmente la causa della maggior parte di queste informazioni che sparano a zero contro il caffè nascono da alcune delle prime notizie mediche apparse su questa bevanda.

Le prime ricerche infatti facevano pensare che il caffè creasse vari problemi di salute.

Il problema è che queste prime ricerche sull’argomento non erano abbastanza affidabili dal punto di vista metodologico.

Oggi abbiamo a disposizione anche altre ricerche ben più accurate  (campioni più ampi, tempi di valutazione più estesi, ecc.) rispetto alle prime pubblicazioni. 

E le ricerche più recenti ed accurate sul caffè dicono altro… parlano di vari benefici e diversi effetti protettivi per la salute.

Cosa dicono sul caffè le ricerche più recenti e accurate?

I 9 BENEFICI DEL CAFFÈ (SCIENTIFICAMENTE VALIDATI) 

BENEFICIO 1) IL CAFFÈ AIUTA A COMBATTERE LA DEPRESSIONE

Uno studio interessante dice che bere almeno 4 tazze di caffè al giorno dimezza il rischio di suicidio1.

Questo studio ha coinvolto un campione di ben 208.424 persone!

Un altro studio della prestigiosa Università di Harvard ha mostrato come le donne che bevono almeno 4 tazze di caffè al giorno hanno un rischio inferiore di sviluppare depressione rispetto alle altre2.

BENEFICIO 2) IL CAFFÈ RIDUCE IL RISCHIO DI SVILUPPARE ALCUNI TIPI DI CANCRO

Il caffè al pari di altri alimenti antitumorali naturali si dimostra protettivo per due dei tipi di cancro che si trovano a guidare tristemente la classifica dei più mortali:

Il cancro al fegato e il cancro al colon retto.

Il caffè sembra capace di ridurre fino al -40% il rischio di cancro al fegato3.

Mentre, per il cancro al colon retto pare che il caffè sia in grado di ridurre del -15% il rischio di ammalarsi4.

BENEFICIO 3) IL CAFFÈ HA UN EFFETTO PROTETTIVO SUL FEGATO

La cirrosi (malattia che spesso attacca il fegato dei brandi bevitori di alcolici) è una patologia che distrugge le cellule del fegato.

Il caffè pare abbia anche la capacità di proteggere il fegato dalla cirrosi epatica riducendone il rischio fino a un -80% per chi beve almeno 4 tazze di caffè al dì5.

BENEFICIO 4) IL CAFFÈ SEMBRA RIDURRE LA PROBABILITÀ DI AMMALARSI DI PARKINSON

Il morbo di Parkinson è la seconda grande malattia neurodegenerativa contro cui la medicina sta dedicando grandi sforzi ancora infruttuosi.

Il caffè (con caffeina, non il decaffeinato) ha dimostrato di poter proteggere contro l’insorgenza di questa terribile malattia riducendone il rischio dal -32% fino al -60%6.

BENEFICIO 5) IL CAFFÈ SEMBRA PROTEGGERE CONTRO L’ALZHEIMER E LA DEMENZA

Il morbo di Alzheimer è la prima grande malattia neurodegenerativa attualmente irrisolta che porta alla demenza cognitiva.

Diversi studi mostrano per i bevitori di caffè una significativa riduzione del rischio di ammalarsi di Alzheimer fino al -65%7-8.

BENEFICIO 6) IL CAFFÈ SEMBRA RIDURRE IL RISCHIO DI AMMALARSI DI DIABETE DI TIPO II

Il diabete di tipo II è caratterizzato da zuccheri elevati nel sangue, scarsa produzione di insulina e resistenza insulinica.

(Per approfondire leggi anche l’articolo che spiega perché lo zucchero fa male e quello che spiega perché il fruttosio fa male). 

Il diabete tipo II è il più frequente con il 90% circa dei casi diagnosticati.

Molti studi diversi e ampi puntano tutti su questo beneficio del caffè. Il caffè sembra proprio capace di dimezzare il rischio di diabete di tipo II9.

Un grande studio ha accorpato i dati di altri 18 studi sui benefici anti-diabete del caffè con un totale di quasi mezzo milione di partecipanti.

La conclusione di questo macro-studio è stata che ogni tazza di caffè aggiunta nella giornata abbassa del -7% il rischio di diabete di tipo II10.

BENEFICIO 7) IL CAFFÈ PUÒ RIDURRE IL RISCHIO DI ICTUS (NON CAUSA PROBLEMI CARDIOCIRCOLATORI)

Il caffè in realtà non rappresenta un pericolo per la pressione sanguigna, perché anche se è vero che alza la pressione arteriosa il suo contributo spesso è minimo (solo 3-4 mm/Hg)11.

Inoltre, l’effetto del caffè sulla pressione tende a ridursi con la continuità del suo utilizzo12. Questo accade nella maggior parte dei casi ma non per tutti gli individui.

Quindi resta comunque valido che gli individui sensibili devono ridurre o eliminare il caffè secondo le indicazioni del proprio medico. Nel loro caso infatti l’effetto “pressorio” del caffè può essere più marcato.

Quindi l’associazione mentale fra caffè e rischio cardiaco in generale sembra immotivata e senza fondamento.

Al contrario, diversi studi mostrano un potenziale effetto protettivo del caffè sulla salute del cuore13 e per abbassare il rischio di ictus14.

BENEFICIO 8) IL CAFFÈ È UNA RISORSA RICCHISSIMA DI ANTIOSSIDANTI

Nessuno ci pensa mai ma il caffè (stranamente) è una delle maggiori fonti dietetiche di antiossidanti.

Il contributo antiossidante del caffè spesso potrebbe superare quello proveniente da frutta e verdura in non pochi individui15.

BENEFICIO 9) IL CAFFÈ PUÒ ALLUNGARE LA VITA (RIDUCE IL RISCHIO DI MORTE)

A partire da tutti i benefici che hai già potuto vedere è una naturale conseguenza il fatto che il caffè in generale possa allungare la vita.

Alcuni studi hanno confermato questa tendenza, la quale è particolarmente pronunciata in chi soffre già di diabete di tipo II16.

Quindi, il caffè in generale può allungare la vita17 e questo vale tanto di più per i malati di diabete di tipo II.

benefici del caffe per cervello e cuore

TUTTI I BENEFICI DEL CAFFÈ – IN SINTESI

Un consumo moderato di caffè (2-3 tazze al giorno) potrebbe proteggere contro diverse malattie fra cui…

  • Morbo di Parkinson
  • Morbo di Alzheimer
  • Diabete di tipo II
  • Le patologie epatiche

Inoltre, altri benefici secondari (sempre basati sulle ricerche) sono:

  • Effetto brucia grassi
  • Energia fisica
  • Attenzione e memoria   

QUANDO IL CAFFÈ PUÒ FARE MALE

  • Usare il caffè troppo tardi alla sera può indurre insonnia o sonno poco ristoratore soprattutto negli individui sensibili.
  • Se soffri di ansia e la senti peggiorare con l’uso del caffè ovviamente sarà meglio ridurlo o eliminarlo.
  • Se soffri di ipertensione il caffè potrebbe peggiorarla, quindi in questo caso il medico potrebbe consigliarne la riduzione o l’eliminazione. 

NON TUTTI I CAFFÈ SONO UGUALI: QUAL È IL CAFFÈ PIÙ BENEFICO?

Alcuni punti deboli del caffè possono essere corretti con la scelta di una materia prima qualitativamente adeguata.

I punti deboli del caffè sono essenzialmente quattro:

  1. Residui di pesticidi
  2. Aumenta la diuresi (disidratazione)
  3. Riduce l’assorbimento di alcuni minerali
  4. Presenza di acrilamide

Vediamo come fare per ridurre o eliminare questi punti deboli…

1. COME EVITARE I CAFFÈ CON RESIDUI DI PESTICIDI

…Facile, basta usare caffè biologico.

Il caffè da coltivazione biologica è facile da trovare in qualunque negozio di alimenti bio.

Mentre, per il caffè espresso del bar dovrai approvvigionarti nei bar più “green” o bio.

Comunque, quando dovesse capitare, un caffè normale ogni tanto non darà particolari problemi, l’importante sono le scelte che fai su base quotidiana.

2. COME EVITARE LA DISIDRATAZIONE QUANDO BEVI CAFFÈ

Il caffè stimola a fare più pipì, quindi per non produrre un bilancio negativo dei liquidi del corpo prendi la buona abitudine di bere in abbondanza.

In particolare, due salutari abitudini idratanti sono…

  • Appena svegli: un bel bicchiere da 500ml di acqua calda (non bollente) con succo di mezzo limone e 5-10 gocce di succo di zenzero fresco.
  • Durante il giorno: consuma alcune tazze di tisana lontano dai pasti. Varia i gusti secondo il tuo gradimento. Puoi unire piante salutari ma non proprio gradevolissime con piante dal gusto piacevole (così da annullare il gusto delle prime). Un esempio? cardo mariano e fiori d’arancio.

3. COME EVITARE CHE IL CAFFÈ RIDUCA L’ASSIMILAZIONE DEI MINERALI

Fondamentalmente ti basta evitare di bere il caffè dopo i pasti.

Se ti piace bene caffè è meglio farlo lontano dai pasti. In questo modo riduci e elimini l’interazione fra caffè e nutrienti assunti tramite i pasti.

Se prendi il caffè a colazione ok, l’importante è che l’assunzione associata di caffè e altri alimenti non si ripeta a ciascun pasto della giornata.

Quindi, se usi il caffè a colazione non usarlo dopo pranzo e tanto meno dopo cena.

4. COME RIDURRE L’ACRILAMIDE PRESENTE NEL CAFFÈ

Recentemente si è scoperto che numerosi alimenti (soprattutto quelli da forno) presentano una certa quota di acrilamide.

I primi ricercatori che scoprirono questo fatto ci rimasero assai male perché sapevano bene come questa molecola usata frequentemente nei laboratori di biologia fosse tossica.

Niente panico però perché ti anticipo che…

  • La quantità di acrilamide che si può assumere con qualche tazza di caffè al giorno non è preoccupante dal punto di vista della salute.
  • Le autorità per la sicurezza alimentare europea si sono occupate dell’argomento acrilamide stimando l’esposizione media di acrilamide è sotto ai livelli di rischio18.
  • La tossicità dell’acrilamide dipende dalla dose e le ricerche mostrano come i potenziali danni provocati da questa sostanza insorgano con dosaggi da 200 a 2000 volte maggiori rispetto a quelli assunti dal cittadino europeo medio19.
  • Mentre è stata dimostrata la tossicità dose-dipendente dell’acrilamide non è stato dimostrato che la dose che se ne può assumere con 2-3 tazze di caffè al giorno possa arrecare danni. Al contrario sono stati ampiamente dimostrati i benefici del caffè a livello neurologico, contro il diabete II e per la protezione del fegato.

CURIOSITÀ SULL’ACRILAMIDE 

L’acrilamide è una molecola che si forma per reazione chimica quando dei glucidi (carboidrati) associati a certi aminoacidi (asparagina) vengono sottoposti a temperature superiori ai 120°C.

La stessa reazione avviene abbondantemente nelle patatine fritte!

Le patatine fritte rappresentano l’alimento comune con la più elevata concentrazione di acrilamide. Molto di più rispetto a una tazzina di caffè…

Il problema dell’acrilamide non è esclusivo del caffè, ma si presenta anche con altri prodotti alimentari (in modo simile alle patatine fritte di cui ti ho parlato poc’anzi).

I caffè istantanei contengono in media il doppio di acrilamide rispetto al caffè fresco torrefatto20.

E ti sorprenderà sapere che i succedanei del caffè come i caffè di cereali (cicoria, orzo e simili) possono contenere anche quattro volte tanto il contenuto di acrilamide rispetto al normale caffè20.

COME RIDURRE LA PRESENZA DI ACRILAMIDE

Per ridurre il contenuto di acrilamide del caffè normale è consigliato aspettare almeno mezz’ora prima di consumarlo.

L’ideale potrebbe essere di prepararlo il giorno prima e berlo riscaldato il giorno successivo. Ovviamente questa soluzione è applicabile solo al caffè di casa e non a quello del bar.

Sarebbe un po’ strano telefonare al bar mezz’ora prima e chiedere al barista…

Scusa caro, mi fai un caffè lungo che fra mezz’ora sono lì?

Se questa soluzione non ti garba perché hai paura dell’effetto ciofeca, allora la soluzione è la seguente…

I caffè arrostiti a lunga torrefazione (dark roasted) di colore più scuro sono quelli che paradossalmente contengono meno acrilamide20.

Infatti il picco di concentrazione di acrilamide si forma durante le prime fasi della cottura e si riduce mano a mano che la cottura prosegure.

Quindi i caffè a torrefazione più breve (light rosted) di colore più chiaro contengono più acrilamide20.

gradi di torrefazione caffe
(paradossalmente) i grani più arrostiti contengono meno acrilamide.

CONCLUSIONI

Premesso che non abbiamo bisogno del caffè per vivere bene e in salute,  questa bevanda stimolante sembra aiutare nella prevenzione di diverse importanti patologie.

Il caffè si è dimostrato di aiuto nella prevenzione delle principali patologie neurodegenerative, del cuore, contro l’ictus, il diabete di tipo II e per la protezione del fegato.

Uno dei pochi punti deboli del caffè è la presenza di acrilamide, una molecola tossica che si forma con la cottura di diversi alimenti, primo fra tutti le patatine fritte.

Ma…

La concentrazione di acrilamide nel caffè è tanto bassa da non indurre preoccupazioni fondate. Infatti, l come hai potuto verificare da tutte le ricerche che ti ho presentato prevalgono decisamente gli effetti benefici del caffè.

Dei suggerimenti per migliorare la qualità salutistica del caffè e ridurre i suoi punti deboli potrebbero essere…

Scegliere caffè biologico, lasciarlo riposare per mezz’ora (quando è possibile farlo), berlo lontano dai pasti e bere liquidi in abbondanza durante la giornata (consiglio peraltro sempre valido).

In questo modo i benefici del caffè già verificati possono essere affinati ancor di più. Spero che questa analisi sul caffè ti sia utile per decidere se usarlo e con quale frequenza farlo.

Ad oggi le ricerche più accurate sono pro caffè, e tu cosa pensi del caffè? secondo te fa bene o fa male? Se hai qualche commento o suggerimento in merito al digiuno intermittente scrivilo in fondo all’articolo nello spazio dedicato ai commenti. Grazie!

A presto,

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mostra fonti e risorse +

1. “A Prospective Study of Coffee Drinking and Suicide in Women” Ichiro Kawachi e coll. 

2. “Coffee, Caffeine, and Risk of Depression Among Women” di Michel Lucas e coll. 

3. “Coffee Consumption and Risk of Liver Cancer: A Meta-Analysis” di Susanna C. Larsson e Alicja Wolk 

4. “Caffeinated and decaffeinated coffee and tea intakes and risk of colorectal cancer in a large prospective study” di Rashmi Sinha e coll. 

5. “Coffee, cirrhosis, and transaminase enzymes” di Klatsky AL. e coll. 

6. “Association of Coffee and Caffeine Intake With the Risk of Parkinson Disease” di G. Webster Ross e coll. (http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/192731)

7. “Does caffeine intake protect from Alzheimer’s disease?” di L. Maia e A. De Mendonça (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1046/j.1468-1331.2002.00421.x/full)

8. “Caffeine intake and dementia: systematic review and meta-analysis” di Santos C. e coll. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20182026)

9. “Coffee consumption and risk of type 2 diabetes mellitus” di Rob M van Dam e Edith JM Feskens (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S014067360211436X)

10. “Coffee, Decaffeinated Coffee, and Tea Consumption in Relation to Incident Type 2 Diabetes Mellitus – A Systematic Review With Meta-analysis” di Rachel Huxley e coll. (http://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/773949)

11. “Genetic determinants of blood pressure responses to caffeine drinking” di Renda G. e coll. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22170367)

12. “Effects of Caffeine on Blood Pressure” di Martin G. Myers e coll. (http://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/609886)

13. “Coffee consumption and risk of coronary heart diseases: A meta-analysis of 21 prospective cohort studies” di Jiang-nan Wu e coll. (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0167527308008498)

14. “Coffee Consumption and Risk of Stroke: A Dose-Response Meta-Analysis of Prospective Studies” di Susanna C. Larsson e Nicola Orsini (https://academic.oup.com/aje/article/174/9/993/168426/Coffee-Consumption-and-Risk-of-Stroke-A-Dose)

15. “Intakes of Antioxidants in Coffee, Wine, and Vegetables Are Correlated with Plasma Carotenoids in Humans” di Arne Svilaas e coll. (http://jn.nutrition.org/content/134/3/562.short)

16. Coffee consumption and risk of total and cardiovascular mortality among patients with type 2 diabetes” di S. Bidel e coll. (https://link.springer.com/article/10.1007/s00125-006-0435-9)

17. “The Relationship of Coffee Consumption with Mortality” di Esther Lopez-Garcia e coll. (http://annals.org/aim/article/668690/relationship-coffee-consumption-mortality)

18. “Scientific Opinion on acrylamide in food” EFSA Panel on Contaminants in the Food Chain (CONTAM) (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2015.4104/full)

19. “Tossicologia” ed. 2010 Casarett & Doull’s di Curtis D. Klaassen

20. “Studies of acrylamide level in coffee and coffee substitutes: influence of raw material and manufacturing conditions” di Mojska H. e coll. (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24325083)

 

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