Amla: l'antico rimedio indiano per dimezzare colesterolo e glicemia.

Amla: l’antico rimedio naturale indiano per dimezzare colesterolo e glicemia in 21 giorni

[Tempo medio di lettura: 6 minuti]

Se, come il 65% degli italiani, anche tu hai il colesterolo alto, probabilmente il tuo dottore ti avrà consigliato di iniziare a prendere le statine.

Sono farmaci che servono ad abbassare il colesterolo, ma hanno tantissimi effetti collaterali di cui probabilmente il tuo medico non ti ha mai parlato.

Danni al fegato, ai muscoli2, aumentata probabilità di diventare diabetici.

Sicuramente avrai paura di iniziare una terapia così invasiva.

Ti sei mai chiesto se esistano alternative naturali, sicure ed efficaci, ma senza tutti quegli effetti collaterali?

Ebbene sarai contento di sapere che esiste un’antica bacca indiana in grado di esaudire i tuoi desideri.

In questo articolo oggi ti voglio parlare proprio di questo frutto eccezionale: amla, detta anche uva spina indiana.

Sei pronto a rivoluzionare il modo in cui ti prendi cura della tua salute?

COS’È AMLA?

Amla è una bacca (nome scientifico Phyllanthus emblica o Emblica Officinalis) proveniente dall’India, che cresce in maniera spontanea nel clima delle foreste pluviali.

L’albero che le produce viene considerato sacro per gli induisti: da sempre pensano che il dio Vishnu dimori nei suoi frutti.

Ed effettivamente non hanno tutti i torti: questa bacca ha proprio qualcosa di miracoloso.

Gli indiani la usano nella loro medicina tradizionale da secoli, come una vera e propria panacea in grado di trattare moltissimi problemi.

In Europa la sua diffusione, inspiegabilmente, non è ancora avvenuta. Vuoi essere fra i primi sperimentatori entusiasti di questa bacca speciale?

BENEFICI DELL’UVA SPINA INDIANA

Gli effetti principali e più sbalorditivi di questa bacca sono i seguenti:

  • Protegge dalle malattie cardiocircolatorie, primo killer del mondo occidentale
  • Protegge dal diabete, altro terribile malanno dei nostri tempi

Ma i suoi innumerevoli benefici non si fermano qui.

Nella medicina tradizionale indiana viene usata da sempre per:

  • Promuovere la longevità e la vitalità
  • Migliorare la digestione, in particolare abbassando l’acidità dello stomaco
  • Trattare i problemi di stitichezza
  • Sostenere il sistema immunitario, in particolare tenendo lontane febbre, tosse, mal di gola…
  • Detossificare il sangue e il fegato
  • Lenire l’asma
  • Migliorare la concentrazione e il benessere generale
  • Fortificare il cuore, la vista, la pelle, gli annessi cutanei…

Tutte queste azioni combinate lo rendono efficacissimo nel trattamento dei disturbi più complessi e causati da tanti fattori, in quanto riesce ad attaccare il tuo malessere su tanti fronti differenti.

Non come alcuni farmaci, che colpiscono un solo punto e allo stesso tempo causano danno da un’altra parte.

I rimedi naturali sono trattamenti multifattoriali che nella maggior parte dei casi non causano effetti collaterali.

Questo perché sono composti da tante molecole che bilanciano gli effetti in maniera equilibrata.

amla uva spina indiana emblica
Uva spina indiana, chiamata anche Amla.

In particolare amla in molti studi scientifici viene definito “un singolo proiettile da usare per più bersagli”.

Sembra quasi troppo bello per essere vero, eppure ci sono delle spiegazioni scientifiche solide sul perché l’uva spina indiana è in grado di esprimere tutti questi benefici.

MECCANISMO D’AZIONE DI AMLA

Questa bacca contiene un elemento in tracce (ovvero a concentrazioni bassisime), in grado di rinforzare tutto il tuo organismo.

Sto parlando del cromo, una sostanza con la capacità di abbassare la pressione alta e diminuire l’affaticamento del tuo cuore3.

Oltre a questo, il cromo influenza la quantità di proteine che trasportano il colesterolo cattivo (LDL), abbassandola in modo consistente.

Questo è importantissimo per stroncare sul nascere tutti i problemi cardiaci, che nascono sempre da un aumento malsano di pressione e dalla eccessiva presenza di colesterolo nei vasi sanguigni.

Ti voglio ricordare che in tutti i paesi occidentali la prima causa di morte in assoluto è riconducibile a problemi cardiaci come infarto, ictus, etc.

Una semplice bacca ti può salvare da malattie così gravi, e anzi può aggiungere vita ai tuoi anni.

Infatti, oltre ad evitare la pressione alta e la formazione di placche aterosclerotiche, questo elemento in tracce è capace di rinforzare il tuo muscolo cardiaco.

Il cuore è un vero e proprio muscolo, come quelli che ti aiutano a correre e sollevare oggetti pesanti, e ha quindi bisogno di essere forte e vigoroso per pompare sangue ricco di ossigeno in ogni capillare del tuo corpo.

E, sempre a proposito di sangue, il cromo stimola la produzione di globuli rossi (i veri e propri trasportatori di ossigeno) e inoltre abbassa il glucosio al suo interno, impedendo picchi glicemici tipici del diabete.

Questo perché potenzia l’azione dell’insulina prodotta naturalmente dal tuo organismo per tenere sotto controllo la glicemia ematica, e la rende più efficace.

Un sangue ricco di ossigeno nutre in profondità ogni tuo capillare, e mantiene i tuoi vasi in salute.

Quindi, ricapitolando: amla abbassa la pressione, diminuisce la quantità di colesterolo cattivo e favorisce l’ossigenazione del sangue.

LE CRUCIALI DIFFERENZE TRA AMLA E LE STATINE

In pratica l’uva spina indiana riduce le principali cause di problemi cardiovascolari sul nascere.

E, poiché cura i problemi alla base, e non solo i sintomi, non è necessario assumerla per tutta la vita, come invece accade con le statine.

Se sei in cura con le statine saprai benissimo che sono un farmaco che non si smette mai di utilizzare, perché appena si sospende la terapia il colesterolo torna esattamente come era prima.

Questo perché le statine sono una cura sintomatica, ovvero che “rattoppa” i sintomi ma che non cura il problema alla radice.

Amla invece, grazie ai suoi innumerevoli target biologici e diversi meccanismi di azione, è in grado di aiutarti a risolvere certe condizioni alla radice.

Una volta riacquistate le condizioni fisiologiche non dovrai più continuare ad assumerla: ti basterà mantenere uno stile di vita sano.

Infatti, al contrario di quanto può averti fatto credere il tuo medico, molto raramente il colesterolo è alto per questioni genetiche.

Dire “ho il colesterolo alto perché è una cosa di famiglia” non è quasi mai vero, se non in rarissimi casi di patologie genetiche conclamate.

Molto più spesso invece si tratta di abitudini alimentari sbagliate, che magari sono diffuse all’interno di tutto il nucleo familiare.

Non pensi che sia arrivato il momento di fare qualcosa per la salute tua e dei tuoi cari, ovvero adottare un rimedio permanente ed efficace che ti permetta di riprenderti la tua salute?

Se ancora non sei convinto, ecco a te alcuni grafici sbalorditivi riguardo all’efficacia di amla.

EFFETTI DELL’ASSUNZIONE DI AMLA DOPO SOLE TRE SETTIMANE

LDL amla colesterolo cattivo

Guarda che salto incredibile compie la linea turchese in soli 21 giorni.

Il soggetto è passato da un livello di LDL (colesterolo cattivo) di 120 a uno di 60: si tratta praticamente della metà!

Sembra incredibile, eppure lo studio pubblicato sull’ International Journal of Food Sciences and Nutrition4 parla chiaro: amla dimezza il colesterolo cattivo in maniera incredibilmente veloce ed efficace.

glicemia ematica amla diabete

Inoltre, nello stesso lasso di tempo di tre settimane, amla è in grado di abbassare la glicemia ematica a digiuno in misura maggiore rispetto alla metformina, un farmaco per abbassare la glicemia.

INTEGRATORI DI AMLA

Insomma, gli studi parlano chiaro: l’uva spina indiana è più efficace dei tradizionali farmaci.

Potresti sentirmi bene come non ti sentivi da anni.

Avevi mai sentito parlare di Amla? Fammi sapere se hai trovato questo articolo interessante, e non dimenticarti di lasciarmi un commento!

Sarò felice di rispondere a ogni tua domanda.

A presto,

Martina

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Fonti e risorse:

ProgettoCuore, dati 2008-2012

2 A. Draeger, K. Monastyrskaya, M. Mohaupt, H. Hoppeler, H. Savolainen, C. Allemann, E.B. Babiychuk, Statin therapy induces ultrastructural damage in skeletal muscle in patients without myalgia, The Journal Of Patology, Volume210, Issue1, September 2006, Pages 94-102

3 Bhavesh C. Variya, Anita K. Bakrania, Snehal S. Patel, Emblica officinalis: A review for its phytochemistry, ethnomedicinal uses and medicinal potentials with respect to molecular mechanisms, Pharmacological Research, Volume 111, September 2016, Pages 180-200

4 Muhammad Shoaib Akhtar, Ayesha Ramzan, Amanat Ali & Maqsood Ahmad, Effect of Emblica officinalis Gaertn. on blood glucose and lipid profile of normal subjects and type 2 diabetic patients, International Journal of Food Sciences and Nutrition, Pages 609-616

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