Il mito del latte (e la sua caduta): produce solo ossa fragili, pancia gonfia e arterie ostruite

latte
[Tempo medio di lettura: 17 minuti]

In questo articolo scoprirai che il latte è davvero l’alimento più salutare che ci sia, ma solo se sei una mucca!

Oh, nooo. Adesso non mi denigrerai mica il mio lattuccio della colazione vero? …dai no, salva almeno quello!

LATTEQuesto documento disturberà qualche palato affezionato al latte e ai suoi derivati. Se vuoi continuare indisturbato a bere il tuo lattuccio ogni mattina con grande soddisfazione, allora non proseguire nella lettura di questo articolo.

Se invece preferisci vivere secondo la regola per cui la verità ti renderà libero, allora prosegui pure! (e poi dimmi cosa ne pensi).

Alcune delle accuse imputate al latte, derivanti da numerosi studi (indipendenti dall’industria del latte), lo riconducono a terribili effetti sulla salute umana, come:

  • Emorragia intestinale
  • Asma
  • Diabete infantile
  • Malattie cardiache
  • Anemia
  • Artrite
  • Reazioni allergiche
  • Cancro

Inoltre, alcune reazioni comuni al latte di mucca sono1:

  • Rinite
  • Asma
  • Dolori addominali
  • Anemia da carenza di ferro
  • Ritardo nella crescita
  • Prurito
  • Eczema
  • Stitichezza o diarrea
  • Prurito agli occhi

Il latte di mucca è uno dei più comuni allergeni al mondo

Si stima che il 75% circa della popolazione mondiale abbia un intolleranza a questo alimento.

Quindi, la condizione normale verso il latte è quella di intolleranza, mentre la condizione eccezionale è di digeribilità. In altre parole, è normale essere intolleranti al latte, se non lo sei, sei semplicemente un mutante. 

Dico davvero…

Dopo i 2 anni normalmente tendiamo a perdere l’enzima lattasi, che digerisce il lattosio (lo zucchero presente nel latte), e raramente avvengono delle variazioni di alcuni elementi interni al gene (MCM6) che esprime l’enzima lattasi. In questi rari casi, il gene continua a sintetizzare l’enzima che digerisce il lattosio anche in età adulta2.

lattosio Nel 75% dei casi il lattosio indigesto finisce nell’intestino tenue, poi nell’intestino crasso (l’ultima porzione dell’intestino), dove gli enzimi della flora batterica intestinale (i batteri che vivono nel nostro intestino).

Questi batteri digeriscono il lattosio al posto tuo che non ne sei in grado, ma lo fanno causandoti qualche effetto collaterale: formazione di gas, crampi addominali, diarrea.

Ci sono diversi aspetti inquietanti in questo alimento. Di per sé, il latte di mucca ha il suo posto perfettamente sensato in natura e qui riveste il suo ruolo in modo ineccepibile. Ma, tolto dal suo contento naturale, e utilizzato impropriamente produce delle aberrazioni inaccettabili (se ci tieni a restare in salute il più a lungo possibile).

Per questo motivo il latte è davvero l’alimento più salutare, ma solo se sei una mucca

Da una parte c’è la mucca che produce un latte appositamente elaborato per la crescita ponderale del vitellino, il quale deve diventare in breve tempo un grande mammifero, che all’età di soli 8-10 mesi ha un peso di 300-350Kg.

maxresdefaultDall’altra parte c’è l’uomo che usa ormai sistematicamente questo latte per nutrire un neonato di uomo, e peggio ancora, un uomo adulto perfettamente sviluppato.

Aspetta un attimo, ma ti è mai venuto in mente che l’uomo è l’unico animale a bere latte dopo l’allattamento, per di più prendendolo da un animale di un’altra specie?

La relazione naturale e logica dovrebbe essere:
Mucca–>mucca. Capra–>capra. Maiale–>maiale. Specie X–>specie X.

Cosa succede quando cambi l’equazione in mucca –> uomo?

Accade un mezzo disastro, e te lo dimostro proseguendo nell’articolo.

Inoltre, c’è la nostra società consumistica che spende cifre da capogiro per finanziare il condizionamento mentale delle masse ai fini di aumentare o almeno mantenere invariato il consumo di latticini (latte, formaggi, burro, yogurt).

consume-worldIl ciclo della produzione del latte funziona così. La mucca per produrre latte dev’essere in stato di gravidanza (come natura richiede), alla nascita i vitelli vengono separati dalla madre e vengono nutriti con latte non vendibile per l’uso umano.

Questo latte non è vendibile perché contiene un’elevata concentrazione di agenti infettivi (esempio: gli agenti patogeni della mastite), che possono passare dalla mucca al suo latte e da lì a chiunque se ne nutra.

Infatti, anche se il latte per l’alimentazione umana deve essere al di sotto di una certa sogli di accettazione per il rischio infettivo3-4, questo è sempre abbastanza elevato e non garantisce che il latte sia esente da agenti patogeni attivi (in particolare per quanto riguarda il latte non pastorizzato).

Un metodo usato per stabilire se il latte sia adatto all’uso umano consiste nel conteggio delle cellule immunitarie (soprattutto leucociti) all’interno del latte in risposta alla presenza di un agente patogeno (esempio: lo stafilococco che causa la mastite nelle mucche).

imgs1In funzione del paese considerato, questi valori massimi oscillano da 400.000-750.000 cellule su millilitro (ml) di latte5.

Se paragoni questi valori alla dose media di latte per il consumo umano significa che con un normale bicchiere di latte da 250ml puoi ingerire anche 187.500.000 (187 milioni!) di globuli bianchi, conosciuti anche come “cellule del pus” (brrrrr……).

Beh, che schifo! grazie tante, di sicuro da ora in avanti non vedrò più un bicchiere di latte allo stesso modo di prima. Non so se ringraziarti oppure no… vabbè, se è a fin di bene, passi… 

Se il latte fosse la panacea di molti mali, allora potresti accettare il rischio associato alla presenza di agenti infettivi al suo interno, ma al contrario il latte (e i latticini), ben lontano dall’essere quel sano alimento nutriente che la pubblicità e le istituzioni ti fanno credere.

Al contrario, è causa di molte comuni patologie (evitabili con la semplice eliminazione di questo alimento improprio per l’uomo).

Per quale altro straordinario beneficio è conosciuto il latte?

Ah sì, per l’apporto di calcio, che rende le ossa e i denti più forti che mai! Proprio come dice qui superman.

latte(Traduzione: “Super. Ecco come ti fa sentire il latte. Il calcio aiuta le ossa a crescere forti, così anche se non provieni da Kripton puoi avere ossa di acciaio. Hai preso il latte?”).

…Eeeggià, ma è davvero così? 

Per capire come stiano in realtà le cose guarda questo grafico relativo all’incidenza delle fratture ossee in funzione del consumo di calcio.

Ancora una volta un’immagine vale più di mille parole.

latte

Figura. 1 (correlazione statistica fra consumo di calcio e incidenza delle fratture ossee in vari paesi). La linea rossa l’ho tracciata io ed è indicativa della correlazione positiva fra le due variabili. Ossia, al crescere di X= consumo di calcio cresce anche Y= frattura del bacino.

Cosa dice in pratica il grafico qui sopra? questo grafico dice chiaramente che:

Maggiore è l’assunzione di calcio, maggiore il rischio di fratture ossee del bacino

Il ragionamento che l’autore di questo studio fa è che nei paesi occidentali l’apporto di calcio è dovuto in maggioranza ai prodotti animali (carne e latticini), i quali sono anche ricchi di proteine animali.

webmd_rm_photo_of_porous_bonesUn eccesso di proteine animali tende ad acidificare l’ambiente interno del corpo (cellule e liquidi extracellulari).

E il corpo reagisce a questa acidificazione con un estrazione di calcio dalle ossa ai fini di correggere l’acido con l’aiuto questo minerale alcalino (che produce un effetto di tampone chimico).

Il calcio in eccesso viene poi eliminato per via renale e non è più recuperato. Se ne va via nel wc e lascia le nostre ossa indebolite.

Ecco un altro mito associato al calcio che crolla miseramente

E pensare che non pochi medici ancora ti potrebbero suggerire in maniera placida e ammiccante di assumere il calcio dai latticini. 

In altre parole, per non farsi fregare nella vita è utile ricercare da sé la verità e non rimandare la responsabilità della propria vita ad altre persone, nonostante queste posseggano una laurea.

Infatti, questo pezzo di carta non è affatto garanzia di interesse autentico verso le altre persone (Nota: grazie al cielo anche medici straordinari esistono là fuori, con conoscenze eccellenti e la volontà di guarire, oltre al pezzo di carta, che per carità, è necessario e auspicabile). 

A questo fatto dell’escrezione del calcio si aggiunge un altro problema legato al transito renale di alte concentrazioni di calcio che tende a precipitare e formare così dei cristalli sempre più grandi a livello delle vie urinarie. Questo passaggio di calcio rappresenta quindi un rischio reale per la formazione di calcoli ai reni.

Se hai problemi di calcoli renali (o li hai avuti), chiediti se sei o sei stato un consumatore abituale di latticini, perché in questo alimento esiste un legame stretto con la formazione di pietre nei reni6 e nel resto delle vie urinarie.

vitamin_DSe vuoi mantenere le tue ossa e denti forti, pensa ad assumere Vitamina D invece che il calcio o peggio ancora il latte. La Vitamina D si è dimostrata più utile per la salute delle ossa al contrario dei latticini.

Inoltre, recentemente questa vitamina eccezionale ha svelato molteplici funzioni protettive per l’intero organismo oltre alla sua funzione positiva per le ossa. 

***VIDEO SCIOCCANTE***

(ATTENZIONE: Questo video contiene immagini di trattamenti disumani verso le mucche e i loro vitellini. Può non essere adatto ai bambini e alle persone particolarmente sensibili). 

Negli allevamenti industriali tradizionali (non in linea con i requisiti delle fattorie biologiche e biodinamiche) possono esistere delle routine giornaliere crudeli come quelle che puoi vedere -se te la senti- i questo video girato negli USA. 

Hai visto il video? non ti ha dato altri ottimi motivi per lasciare che le mucche vivano all’aperto e seguano i loro ritmi naturali (di vita, riproduzione, crescita, e morte), piuttosto che quelli crudeli e violenti dettati dal principio del profitto massimo a tutti i costi?

A questo punto avremo concluso questa analisi negativa sul latte e derivati?

Mmmh, no! anzi, adesso la faccenda si fa più seria: latticini e cancro.

Aiuto. 5 minuti di recupero dal trauma psicologico no eh? 

Il povero americano medio (in Europa e Canada questa pratica è vietata) è anche sottoposto ad un altro stimolo pericolo per la salute e proveniente dal latte: l’IGF-1

Le mucche da latte vengono stimolate artificialmente a produrre più latte con l’uso dell’ormone IGF-1 (ormone della crescita insilino-simile7). Questo ormone iniettato nella mucca, incrementa la produzione di latte del +10%.

Mmmmh, ottimo! questa farmacologia e biotecnologia fa davvero miracoli! di questo passo dove ci porterà la perspicace intelligenza ed intraprendenza dell’uomo! (non so se s’era capita la sfumatura ironica…).

latteMa indovina, dove finiscono i residui di ormone IGF-1 iniettati nella nostra mucca-produci-latte? esatto, nel suo latte8, il quale poi finisce nell’uomo che se ne nutre.

E a cosa è associato questo fantastico ormone della crescita? alla crescita! e cosa crescerà in un corpo immunologicamente indebolito come quello che caratterizza quasi tutti noi contemporanei?

Eggià, purtroppo crescono anche cose indesiderate, come le cellule tumorali9-10, le cosiddette cellule impazzite (ma saranno poi loro ad essere pazze o forse alcune modalità tipicamente umane?).

L’ormone IGF-1 è comunque sempre naturalmente presente nel latte11 di mucca perché questo è prodotto dal corpo della mucca e in parte viene trasferito anche al latte.

Quindi, in Italia anche se siamo esonerati dall’ingestione di IGF-1 iniettato nelle mucche, siamo comunque sottoposti alla normale presenza di questo ormone della crescita presente nel latte dei mammiferi.

Man suffering from depressionIl fatto è che un uomo adulto non ha bisogno di crescere e diventare ancor più grande e grosso, così questo stimolo ormonale alla crescita rischia di solo di fare crescere formazioni neoplastiche (cancro).

Se vuoi prendere consapevolezza (non paura, ma coscienza!) devi sapere che proprio il sistema dell’IGF-1 nel suo ruolo metabolico di crescita è stato associato allo sviluppo di diverse forme cancerogene maligne12-13.

Infatti, in questo studio scientifico che riporto al punto 12 si ipotizza lo sviluppo di nuovi farmaci che possano inibire l’attività dei recettori per questo ormone, in modo tale da disattivare il sistema IGF-1, il quale si dimostra così efficiente nel fare proliferare e crescere le cellule maligne.

E se il sistema IGF-1 ha un ruolo sano all’interno del complesso sistema metabolico umano (votato alla crescita sana delle cellule dove ce ne sia il bisogno).

Oggi a partire dai numerosi stimoli ambientali negativi che già dobbiamo subire giornalmente, non vale la pena di sbilanciarlo ulteriormente immettendo tutti i giorni altro IGF-1 dall’esterno (nutrendosi di latte e formaggi).

La correlazione fra latticini e cancro non si ferma all’IGF-1

Che le cause siano associate all’ormone IGF-1 oppure ad altro, sta di fatto che numerosi studi ormai associano il latte all’aumento del rischio di sviluppare il cancro alla mammella14, cancro alle ovaie14, cancro alla prostata15 e cancro al colon16-17 (…alla faccia del lattuccio!!!).

Attenzione, non sto dicendo che il latte causi indubitabilmente il cancro, sto solamente indicando che esistono degli studi scientifici che mettono in allerta riguardo a questo rischio (e tutto è sempre in funzione della dose e della frequenza d’uso).

Sta ad ognuno di noi usare il buon senso critico e decidere di conseguenza sulle nostre abitudini alimentari. 

Come il latte mette i neonati e i bambini a rischio di deficit cognitivi irreversibili

Non solo il latte crea problemi agli adulti come ti ho mostrato fin qui, ma ne può creare di gravi anche ai bambini piccoli. I neonati sono infatti ad elevato rischio di deficienza di ferro ed anemia18. Ecco come questo avviene.

Boy-tired-at-school1Alcuni studi19 hanno dimostrato che, quando il latte è consumato con una certa frequenza (come accade nei primi mesi / anni di vita), esso può causare una deficienza di ferro nell’organismo di neonati e bambini.

L’ipotesi è che questo accada per due ragioni: la prima è che il basso contenuto di ferro del latte e la seconda è associata alla sua elevata concentrazione di proteine, le quali in alcuni casi (ben il 40%) possono generare emorragia intestinale con conseguente perdita di sangue in questa sede.

Il problema è che il ferro è essenziale per il corretto e sano sviluppo del sistema nervoso (cervello e nervi)20-21-22-23. Se questa fase di sviluppo subisce qualche disturbo (come nel caso della deficienza di ferro dipendente dal latte), allora il bambino può sviluppare un deficit cognitivo che si porterà con sé per tutta la vita!

Non è tutto, infatti questo apporto iperproteico (frequente) del bambino è stato associato con l’induzione all’obesità nella vita adulta18 e al diabete.

Cioè, il latte -con il suo contenuto iperproteico, progettato per accrescere un vitellino al peso di 350kg in pochi mesi– può “accendere l’interruttore” dell’obesità, programmando un bambino ad diventare grasso nella sua vita da adolescente o da adulto.

Nota aggiuntiva al paragrafo: a proposito di deficit cognitivi associati al consumo di latte, l’eliminazione dei due maggiori allergeni in circolazione, ossia glutine e lattosio di è dimostrata utile anche nel comportamento dei bambini autistici25.

Perché non fare anche una breve digressione sull’effetto serra?

latteInfatti le nostre amiche mucche hanno una caratteristica speciale, producono un saaacco di gas! un gas più dannoso per l’ambiente rispetto alla CO2: il metano (CH4).

Si stima che il metano sia 23 volte più dannoso all’ambiente rispetto alla CO2 delle automobili.

L’agricoltura animale produce 100 milioni di tonnellate di metano ogni anno.

Per produrre un sacco di latte le mucche devono mangiare tanto, e questo non fa che aumentale la produzione del metano che si forma nel loro intestino.

E l’uomo consuma 5 volte in più prodotti animali rispetto a quanto faceva 50 anni fa. Inoltre si stima che questo consumo raddoppierà ancora nei prossimi 50 anni.

Già ora l’aria che respiriamo contiene il doppio del metano rispetto a quella che respiravamo 100 anni fa.

latte e deforestazione

Per peggiorare la condizione ambientale in relazione al latte c’è il fatto che per venire incontro alla grande richiesta di latticini dei paesi industrializzati (richiesta che viene creata dalle industrie in sinergia coi governi) viene creato nuovo spazio utile agli allevamenti dove prima c’era una magnifica foresta.

La magica e insostituibile foresta amazzonica viene oggi sacrificata per fare spazio ai pascoli per gli animali e per far crescere le coltivazioni di cui gli stessi animali si nutrono.

Stiamo deforestando non solo per il legno ma anche per i pascoli degli animali da allevamento.

indiancryingRicordi questa famosa immagine del nativo americano che piange vedendo lo scempio della sua terra invasa e rovinata dall’uomo bianco?

E’ triste dover continuare ad identificarci con lui, ma ci sentiamo così…

Solo chi ha provato una sensazione di infinito osservando un tramonto, oppure di eternità osservando l’aurora del mattino, o chi ritrova se stesso ogni volta che varca il confine invisibile per entrare in punta di piedi dentro la magia di un bosco capisce pienamente che errore stupido ed arrogante sia quello di rovinare la natura meravigliosa.

🙁

Tornano un secondo alle reazioni immunitarie prodotte dall’intolleranza al lattosio, a queste si sommano un altra spada di Damocle che pende sulle teste degli ignari consumatori di latte e derivati: i grassi.

Come sai di certo la natura ci offre grassi buoni e grassi cattivi. Più della metà delle calorie del latte provengono dai suoi grassi, la maggior parte dei quali sono grassi saturi.

obese-manI grassi saturi sono associati all’ostruzione delle arterie e non vanno usati senza misura, in eccesso ne su base giornaliera, soprattutto questo va evitato quando è in associazione ad uno stato di salute non ottimale (caratterizzato da un infiammazione silente o manifesta e uno stress cronico).

A prescindere dal suo contenuto di grassi saturi, il latte è associato all’aumento del rischio ischemico (interrotta circolazione del sangue nel cuore) e al diabete, a causa della beta-caseina (una proteina del latte). Metti insieme la beta-caseina con i grassi saturi e ottieni un alimento non precisamente adatto alla salute del cuore.

Usare latticini se si soffre di problemi al cuore oppure si ha una tendenza all’obesità e al diabete è da pazzi!

Prodotti e sottoprodotti alimentari: la regola del ricavo

1370556242921La regola del guadagno sui prodotti alimentari è la seguente: più riesci a ricavare sottoprodotti vendibili a partire da un prodotto principale e più ci guadagni.

Dal latte l’industria ricava sottoprodotti che vengono inseriti quasi ovunque (nel 50-75% dei comuni prodotti da supermercato secondo una stima approssimativa).

Ecco alcune delle voci alternative che indicano la presenza di latte o derivati (burro, yogurt, formaggi) in quello che compri.

Pseudonimi del latte (frazioni di esso):

  • Caseina
  • Lattoglobulina
  • Caseinato
  • Acido lattico
  • Siero del latte
  • Proteine del latte
  • Lattosio
  • Lattoferrina
  • Lattoalbumina

A questo punto ti ho convinto a “rinunciare” al tuo lattuccio della mattina?

7125837749_7c6ec31879Vedi, il fatto è che tutto quello che abbiamo esaminato insieme attraverso queste informazioni aiuta ad accendere dentro di sé un interruttore che è ON oppure OFF.

Quando da OFF passa ad ON (acceso) non ha più senso parlare di rinuncia, semplicemente ti trasferisci su un livello di pensiero/comportamento diverso.

Cambi grazie ad una visione profonda (insight) instantanea, come dice Jiddu Krishnamurti, è la consapevolezza che ti fa vedere e istantaneamente ti trasforma.

Perché accade al di là dell’aspetto astratto del pensiero e dei meccanismi ingannevoli della mente.

Il latte non è più una cosa buona per te, ma resta una cosa buona per i vitellini. Se proprio vuoi, ogni tanto, bere un pò di latte o mangiare formaggio non sarà di certo la cosa più grave al mondo. 

Almeno assicurati che provenga da allevamenti che rispettino la vita dell’animale (pascoli all’aperto e alimentazione biologica). Ma ricorda che non hai bisogno del latte per stare bene, anzi questo può rappresentare un problema.

Ti ribadisco lo stesso concetto anti-fanatico con un altro esempio: se ti regalano un cremino per Natale oppure nel menu del ristorante vedi un tornino al cioccolato caldo (entrambi contenenti latticini) che ti piace tanto, che fai, non lo mangi cascasse il mondo?

Se ti va mangiati il cremino e pure il tortino, senza rimorsi (se lo fai fallo senza rimorso e senza pensare che ti farà male, perché esiste anche l’effetto nocebo, non solo quello placebo). Perché quello che fa la differenza nella vita è quello che tu fai su base giornaliera o con una certa frequenza, non quello che fai una o due volta al mese, giusto?

Mettiamo il caso che ti piacerebbe mangiare qualcosa di cioccolato più di frequente, ma vorresti evitare i latticini, oggi per fortuna i dolci vegani iniziano ad essere diffusi un pò ovunque. Questa è una possibile alternativa, anche se non ci si dovrebbe sfondare di dolci seppur vegani (perché contengono zucchero e dolcificanti).

In ogni cosa il fanatismo non è MAI una cosa buona, mentre l’apertura mentale e la ricerca della verità lo sono, e sono anche l’unico modo che abbiamo di portare un cambiamento stabile e profondo nel nostro ambiente.

Prendi le informazioni che hai acquisito qui oggi e fanne il migliore uso possibile seguendo il buon senso, e ricorda che a volte si devono fare delle scelte radicali per migliorare. Io ti ho detto tutto quello che ho scoperto sul latte, ora la decisione è tua.

chinese-vegetablesE in ultimo ricorda (te lo ripeto) che non hai bisogno del latte o dei suoi derivati per star bene (neppure i bambini – per loro approfondisci con l’aiuto di un esperto in svezzamento naturale).

Infatti tutti i minerali e gli elementi salutari di cui hai bisogno (e nella migliore forma assimilabile) li trovi principalmente nelle verdure, nelle alghe e nei semi oleosi.

Le verdure, insieme ad una quantità non eccessiva di cereali integrali (senza glutine come il grano saraceno e la quinoa) sono la tua risorsa alimentare N°1 se vuoi restare in salute oppure riconquistarla pienamente.

CONCLUSIONE: Le alternative al latte vaccino

Chiudiamo questo documento con le soluzioni al problema. Per fortuna oggi la scelta delle alternative al latte sono numerose.

Meno male, mi pare che abbiamo voltato pagina ormai. Ok, non voglio più sentire parlare di latte e derivati. Latte di soia tutta la vitaaaaa. 

In erboristeria o nei negozi di alimenti biologici (ma anche nei supermercati – quasi tutti dotati di scaffalature dedicate ai prodotti bio) puoi scegliere fra i seguenti tipi di latte vegetale:

  • Latte di mandorle 
  • Latte di riso 
  • Latte di quinoa
  • Latte di avena
  • Latte di grano saraceno

latteQueste non sono le uniche alternative, ma sono le più facili da reperire. Se vuoi fare un passo avanti ulteriore, evita i dolcificanti aggiunti anche nel latte vegetale (tipo zucchero, sciroppo di agave, e simili).

Recentemente ho trovato un latte di avena della marca Alce Nero senza dolcificanti aggiunti (infatti fa parte di una linea di prodotti che si chiamano “Solo Avena“, “Solo Riso”, “Solo Soia”, ecc.), provalo.

Ricorda che tutto quello che hai letto qui, è tanto più valido -in senso preventivo- quanto più si segue uno stile di vita davvero salutare.

Nessuno si aspetta un miracolo dall’eliminazione del latte vaccino, ma possiamo aspettarci grandi miglioramenti nella prevenzione e nello stato di salute quando c’è una sinergia fra alimentazione, stile di vita, esercizio fisico e mentale.

Oltre naturalmente a tutti gli aiuti correttivi che i rimedi naturali possono offrire quando ce n’è il bisogno (e sotto la guida di un medico esperto in terapie naturali).

I quali, insieme allo stile di vita giusto, aumentano drasticamente le probabilità di vivere una vita senza grossi problemi di salute, anzi con più energia, vitalità e buon umore della maggioranza delle persone che non mettono in atto questi principi.

Sii una persona saggia e fatti guidare dal buon senso e dalla voglia di migliorare.

Ti auguro una salute e benessere vibranti!

A presto,

firma-manuel

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mostra fonti e risorse +

Figura 1) da “Hegsted Dm – harvard medical school southborough, MA 01772-9102, USA calcium intake fractures”.
1.“Clinical practice. Diagnosis and treatment of cow’s milk allergy” di C. M. Frank Kneepkens e coll.
2. Genetics Home Reference: “Lactose Intolerance”.
3. “Implications of proposed changes in bulk tank somatic cell count regulations” di Adkinson e coll.
4. “Somatic cell count” da Wikipedia.
5. National Milk Producers Federation
6. “Relevance of dietary protein concentration and quality as risk factors for the formation of calcium oxalate stones in cats” di Paßlack e coll.
7. “IGF1” Da Wikipedia.
8. “Increased milk levels of insulin-like growth factor 1 (IGF-1) for the identification of bovine somatotropin (bST) treated cows” di Daxenberger A e coll.
9. “Unlabeled milk from cows treated with biosynthetic growth hormones: a case of regulatory abdication” di Epstein SS.
10. “Circulating concentrations of insulin-like growth factor I and risk of breast cancer” di Dr Susan E Hankinson e coll.
11. “Measurement of Bovine Somatotropin (bST) and Insulin-like Growth Factor-1 (IGF-1) in Bovine Milk Using an Electrochemiluminescent Assay” di Michael F. McGrath e coll.
12. “IGF System in Cancer” di S. John Weroha and Paul Haluska.
13. “Dairy products, calcium, and prostate cancer risk in the Physicians” di June M Chan e coll.
14. “Invited commentary: progress in the nutritional epidemiology of ovary cancer” di Mettlin CJ.
15. “Should dairy be recommended as part of a healthy vegetarian diet? Counterpoint” di Lanou AJ.
16. “Colonic protein fermentation and promotion of colon carcinogenesis by thermolyzed casein”di Corpet DE. e coll.
17. “Promotion of aberrant crypt foci and cancer in rat colon by thermolyzed protein” di Zhang XM.

18. “Long-Lasting Neural and Behavioral Effects of Iron Deficiency in Infancy” di Betsy Lozoff e coll.
19. “Consumption of cow’s milk as a cause of iron deficiency in infants and toddlers” di Ziegler E.
20. “Perinatal iron deficiency predisposes the developing rat hippocampus to greater injury from mild to moderate hypoxia-ischemia” di Rao R. e coll.
21. “Gestational and Lactational Iron Deficiency Alters the Developing Striatal Metabolome and Associated Behaviors in Young Rats” di Kay L. Ward e coll.
22. “Perinatal Iron Deficiency Alters the Neurochemical Profile of the Developing Rat Hippocampus” di Raghavendra Rao e coll.
23. “Why Iron Deficiency Is Important in Infant Development” di John L. Beard.
24. “Over-stimulation of insulin/IGF-1 signaling by western diet may promote diseases of civilization: lessons learnt from laron syndrome” di Melnik BC. e coll.
25. “The ScanBrit randomised, controlled, single-blind study of a gluten- and casein-free dietary intervention for children with autism spectrum disorders” di Whiteley P. e coll.

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