Intolleranza al glutine: 9 sintomi frequenti che segnalano una possibile sensibilità a frumento, orzo e segale

[Tempo medio di lettura: 10 minuti]
intolleranza al glutine sintomi

L’intolleranza al glutine, pur essendo una cosa distinta dalla malattia celiaca, riserva comunque numerosi sintomi sgradevoli a chi ne soffre. Si stima che fino al 13% della popolazione ne possa essere colpita.

Anche se ancora non tutta la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che esista una condizione di intolleranza al glutine non celiaca, è stato comunque definito un termine per richiamarla: NCGS (Non-Celiac Gluten Sensitivity, ossia sensibilità non-celiaca al glutine).

I sintomi dell’intolleranza al glutine possono essere diversi e interessare sia l’apparato digerente (sul quale il glutine agisce più direttamente) sia sedi diverse dell’organismo.

INTOLLERANZA AL GLUTINE: APPARATO DIGERENTE

La maggior parte dei sintomi associati all’intolleranza al glutine a carico dell’apparato digerente ricadono spesso sotto il nome generico di colite.

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La colite, e in generale i sintomi caratteristici di una sensibilità al glutine1, si esprimono nelle manistestazioni che seguono.

   1. Gas

   2. Gonfiore addominale

   3. Dolori addominali

A volte poi può comparire anche diarrea (non associata alla colite)

   4. Diarrea

Altri sintomi non direttamente collegati al sistema digerente…

INTOLLERANZA AL GLUTINE: ALTRI SINTOMI

   5. Stanchezza

Quando la sensazione di stanchezza è frequente e senza apparente motivo, la ragione potrebbe essere collegata a una reazione di sensibilità al glutine.

stanchezza

Alcuni studi2,3 hanno evidenziato che la maggior parte degli individui intolleranti al glutine sperimentano frequentemente stanchezza e affaticamento.

Questo stato di affaticamento potrebbe essere associato anche a una carenza di ferro, che sembra diffusa negli individui con una sensibilità al glutine4.

   6. Vertigini

Anche le vertigini, oltre al senso di carenza di lucidità mentale, sono sintomi che vengono associati ad un’intolleranza al glutine. Il termine-ombrello per descrivere questa condizione è brain fog in inglese.

vertigini

Brain fog si traduce letteralmente in cervello nella nebbia, che denota una condizione di pensiero rallentato, confuso, non efficiente.

Infatti, le problematiche associate al glutine sono state correlate in diversi studi con alcune condizioni neurologiche5 o psichiatriche6.

   7. Emicrania 

Anche se l’emicrania è una condizione diffusa in Occidente, sembra che gli individui con un’intolleranza al glutine siano propensi a sperimentarla più spesso degli altri7,8.

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Inoltre, possono comparire…

   8. Dolori articolari9 

Sembra che certi dolori articolari potrebbero essere associati a una condizione di iper-attivazione (iper sensibilità) del sistema nervoso in risposta a una situazione di irritabilità dell’intestino. Come appunto accade nelle sindromi di sensibilità al glutine.

   9. Intorpidimento di gambe, braccia o dita10 

Certi sintomi di natura neurologia (nervi periferici) è stata associata in diversi studi sia con la celiachia sia con una sensibilità non-celiaca al glutine.

La causa potrebbe essere dovuta a certi anticorpi prodotti durante la risposta immunitaria agli allergeni del frumento o del glutine.

DIFFERENZA FRA CELIACHIA E INTOLLERANZA AL GLUTINE

Da una parte considerevole della comunità scientifica è ormai accettata l’idea che esista una condizione di sensibilizzazione al glutine diversa dalla celiachia.

La celiachia è la condizione di allergia al glutine, caratterizzata da danni già stabiliti a livello della mucosa intestinale. Nel celiaco, il sistema immunitario ha attaccato duramente la mucosa assorbente intestinale deteriorandone la funzionalità.

È presente anche una condizione infiammatoria cronica.

L’intolleranza al glutine o sensibilizzazione al glutine invece è definita da tutta una serie di sintomi tranne quelli più severi caratteristici della celiachia.

I sintomi dell’intolleranza al glutine sono simili a quelli della celiachia tranne che la mucosa intestinale è ancora sana e l’infiammazione è minore o assente. Si presentano invece spesso i sintomi descritti in questo articolo.

GLUTINE: NEL NOME IL DESTINO

La prima cosa significativa che riguarda il glutine è proprio il suo nome.

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Glutine deriva dall’inglese glue = colla.

Infatti il glutine ha proprio le caratteristiche chimico-fisiche di una colla.

Da questo capisci già che qualche problemino intestinale (e non solo) potrebbe generarlo. E spesso è proprio così, infatti…

Il glutine è colpevole di numerosi sintomi molto diffusi e caratteristici.

Il glutine è il nome generico dato alle proteine dei cereali. Ma la porzione proteica di un cereale (ad esempio il frumento) è costituito da numerose diverse proteine.

Le proteine quantitativamente più rilevanti sono le gliadine e le glutenine, che sono incluse sotto la definizione di glutine.

Gliadine, glutenine e altre proteine contenute nei più diffusi cereali hanno un lato oscuro

Hanno una caratteristica allergenica abbastanza spiccata. Nascendo con le caratteristiche proprie di una colla non sono il genere di alimento più digeribile in assoluto.

Quello che l’organismo non è in grado di elaborare viene considerato un elemento estraneo dannoso che scatena qualche reazione indesiderata (immunitaria, infiammatoria, ecc.).

Non è un caso che una delle allergie più diffuse sia proprio quella al frumento, oltre a quella al lattosio.

Come accade spesso anche in altri contesti, questa caratteristica allergenica è dose-dipendente, soprattutto nei soggetti non affetti da celiachia.

Che vuol dire dose-dipendente?

Vuol dire che maggiore è la quantità e la frequenza a cui sottoponi il tuo corpo a questo stimolo allergenico e maggiore è la probabilità che questo ti crei problemi.

Per questo motivo se non hai una condizione celiaca evidenziata dal medico quello che ti consiglio è un’alimentazione a basso contenuto di glutine, non necessariamente gluten-free.

Tanto basta per dare un po’ di pace al tuo sistema immunitario e far placare l’infiammazione che il glutine spesso induce (a volte anche in assenza di sintomi evidenti).

BASSO CONTENUTO DI GLUTINE VS. GLUTEN-FREE

Uno dei problemi maggiori connessi ad un’alimentazione gluten-free (senza tracce di glutine) è che qui entra spesso in gioco l’aspetto commerciale che sforna soluzioni senza glutine a spese di altri aspetti nutrizionali fondamentali.

Se per seguire un’alimentazione gluten-free ti getti a quattro mani sugli scaffali del senza glutine e acquisti solo soluzioni iper-industrializzate hai generato un “mostro della ragione”…

Per ottenere soluzioni gluten-free le aziende devono denaturare le materie prime per togliere il glutine da quelle che sono nate con il glutine: frumento, orzo, segale.

Per fare questo si ottiene una soluzione peggiore di quella di partenza a causa dei residui di lavorazione e della raffinazione (eliminazione di parti benefiche per la salute). Più passaggi si devono effettuare, più schifezze si aggiungono mano a mano nel prodotto finale.

Storia personale di un plum cake gluten-free

Qualche tempo fa è comparso un nuovo prodotto a casa mia, frutto di un occasionale approvvigionamento superficiale ?

Si trattava di plum cake al cioccolato gluten-free. Erano veramente buoni, una di quelle cose che danno dipendenza. Dopo averne mangiati per 3 o 4 volte, mi si accese una lampadina e mi accorsi di non avere mai letto gli ingredienti in etichetta.

Praticamente ero ipnotizzato dal cioccolato a marchio gluten-free che è innegabilmente associato inconsciamente a qualcosa di salutare.

Ma è davvero così? Due ingredienti fra tutti spiccavano fra gli altri: grassi trans-idrogenati e sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Mi sono sentito un cretino!

Se mi chiedi quali sono due ingredienti alimentari assolutamente da evitare, ti direi che sono proprio questi due. E io felice a trangugiare gli stupidi plum cake gluten-free! ma porcaccia… evvabbè, tutta esperienza. 

Perché usare soluzioni industrializzate quando in natura esistono già soluzioni gluten-free complete?

Per un’alimentazione gluten-free naturale o a basso contenuto di glutine scegli i carboidrati (cereali integrali) all’interno di questa lista:

   – Grano saraceno

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Al grano saraceno spetta un primo posto perché ha una caratteristica unica che lo rende super appetibile dal punto di vista nutrizionale.

Le proteine dei cereali, anche quelli senza glutine spesso sono basse di lisina (un aminoacido essenziale), per questo motivo vengono considerate di modesto valore nutrizione rispetto alle proteine di origine animale.

Ogni volta che uno degli aminoacidi essenziali è scarso allora il valore nutrizionale di quell’alimento si abbassa. Questo accade perché se manca anche uno solo degli aminoacidi essenziali la sintesi di proteine si blocca.

Ma questo vale per quasi tutti i cereali tranne il grano saraceno, che possiede una buona scorta di lisina. Questo lo rende probabilmente il cereale a più alto valore nutrizionale.

Nota: un trucco che i vegetariani dovrebbero conoscere per ottenere un pasto ad alto valore nutrizionale anche senza proteine animali è quello di unire cereali e legumi.

Cereali e legumi hanno un pool di aminoacidi complementare l’uno rispetto all’altro. Quello che manca ai cereali viene compensato dai legumi e viceversa.

ALTRI CARBOIDRATI NATURALMENTE GLUTEN-FREE

   – Miglio

   – Riso

   – Amaranto

   – Avena

L’avena contiene quantità in generale trascurabili di glutine, quindi bisogna chiedere il permesso al proprio medico se si soffre di celiachia vera e propria.

   – Quinoa

   – Sorgo

   – Patate (patata bianca, batate, patata dolce)

   – Tapioca

   – Legumi

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Una versione ottima di legumi, soprattutto perché facilitano il passaggio dalla pasta tradizionale a un tipo di carboidrati veramente sani, è la pasta a base di farina di legumi.

Questa è veramente buona e chiunque l’abbia assaggiata delle persone che conosco l’ha apprezzata al pari di un piatto di pasta tradizionale o di più.

Questo tipo di pasta è a base di farina di lenticchie rosse, naturalmente gluten-free.

POTREBBE ESSERE ANCHE UN’ALTRA LA CAUSA DI QUESTI SINTOMI? 

Questa nota è importante.

È vero che i sintomi indicati in questo articolo sono spesso ricollegabili a una sensibilità al glutine, ma non è infrequente che possano essere causati anche da una diversa fonte alimentare.

Gli scienziati stanno puntando il dito anche contro un altro possibile colpevole che si chiama FODMAPs (Fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols).

Con l’acronimo di FODMAPs si indicano un gruppo di carboidrati, presenti sia nei cereali sia in altri alimenti, che per alcuni risultano difficili da digerire.

Essendo di difficile digeribilità per gli individui sensibili, questi generano fermentazione o causano crescita di batteri nell’intestino crasso (colon) producendo così i sintomi già visti sopra: gas, gonfiore, dolori addominali e diarrea.

Oltre a questa ipotesi questi stessi sintomi possono essere anche di altra natura, e non correlati né con il glutine né con i FODMAPs. In definitiva solo una visita medica accurata potrà chiarire questo punto.

DIETA DI ELIMINAZIONE

Una dieta di eliminazione persegue l’individuazione dell’allergene sospettato di provocare i sintomi indesiderati tramite un’eliminazione dello stesso per tentativi.

Si inizia normalmente togliendo per 2-8 settimane tutti gli alimenti sospetti che hanno le maggiori probabilità di scatenare i sintomi (allergeni comuni), come ad esempio: il frumento, il latte, le uova, i crostacei, e così via.

Poi, uno alla volta ogni a due giorni di distanza l’uno dall’altro vengono reintrodotti, fino a che i sintomi non ricompaiono.

I sintomi ricompariranno a ridosso dell’inserimento dell’ultimo allergene. Ecco scovato il colpevole!

Per approfondire la dieta di eliminazione vai a questo articolo.

IL RISCHIO DI NON FARE TEST

Un suggerimento dei gastroenterologi è di verificare tramiti appositi test analitici una possibile condizione di celiachia se si affacciano dei sintomi di una certa importanza (fra cui ad esempio una perdita di peso senza apparente motivo).

Il problema è questo… 

Se sei celiaco (malattia celiaca autentica) e intraprendi una dieta gluten-free in autonomia, dopo qualche tempo i segni della celiachia non sono più rilevabili. Ok, sembra una buona cosa, ma attenzione…

Questo significa che i test non sono più in grado di rilevare la celiachia, anche se potenzialmente sempre presente.

Se hai dubbi in questo senso è meglio prima effettuare i test medici, poi con il responso in mano, intraprendere la dieta gluten-free e tenendo conto delle indicazioni che ti ho dato qui.

In sintesi: preferisci i cereali naturalmente gluten-free invece di quelli industrialmente gluten-free.

IL RISCHIO DI FAR FINTA DI NIENTE: IL CICLO “MANCATA RIMOZIONE DELLA CAUSA-FARMACO-PEGGIORAMENTO”

Quando non si prendono provvedimenti in relazione ai sintomi descritti sopra, se questi derivano da una reazione di intolleranza al glutine o al frumento, può mettersi in moto la seguente dinamica…

Non si elimina la causa scatenante.

Quindi… I sintomi persistono o peggiorano.

Quindi… Si iniziano ad assumere farmaci (antiinfiammatori, analgesici, ecc.), i quali coprono i sintomi ma non rimuovono la causa.

L’organismo ora deve sopportare due fatiche: l’allergene e il farmaco.

Ecco una delle dinamiche classiche attraverso le quali si prosegue in un ciclo vizioso di peggioramento cronico.

Invece un approccio più saggio è…

   1. Cerca la causa

   2. Elimina la causa

   3. Riequilibra l’organismo con i rimedi naturali

Tu che ne pensi di questo approccio in tre passi? hai avuto già esperienze personali in questo senso? scrivi un commento nell’apposita zona in fondo all’articolo e fammi sapere il tuo punto di vista!

A presto, 😉

P.S. Se hai trovato l’articolo utile, condividilo utilizzando i pulsanti qui in basso…👇

DISCLAIMER MEDICO E LEGALE:
Le informazioni fornite dal sito web manuelcasadei.com non sono intese a diagnosticare, trattare e prevenire nessun disagio o malattia. Il fruitore di questo sito web è sempre responsabile per la sua salute e Manuel Casadei, ti incoraggia a seguire questi consigli con l’approvazione e la supervisione di un medico di fiducia e declina ogni responsabilità riguardo ad azioni compiute seguendo ciò che è scritto in queste pagine.

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Immagini: Google immagini.

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