Tisane rilassanti: come calmare i nervi e riposare meglio usando piante e fiori

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[Tempo medio di lettura: 9 minuti]

Perché scegliere le tisane rilassanti invece di uno Xanax o di un Lexotan per allentare lo stress e l’ansia o per dormire meglio?

tisane rilassantiDa uno studio1 viene fuori che il rischio di morte per chi usa ansiolitici o ipnotici (per dormire) è quasi il +40% rispetto a chi non li usa.

Questo vuol dire che chi usa ansiolitici farmacologici ha il 40% in più di probabilità di morire a causa di questi farmaci.

Nonostante questi presagi nefasti –statisticamente reali- oggi molti medici prescrivono farmaci ansiolitici e ipnotici per affrontare un problema di ansia e stress quando la “dispensa” degli strumenti naturali per risolvere questi stati è piena di rimedi efficaci e privi di effetti collaterali.

Se usi questi farmaci e vorresti passare a rimedi naturali, rivolgiti ad un medico che abbia una formazione in terapie naturali e che possa guidarti in modo appropriato e personalizzato in questo cambio di terapia.

Alcuni di questi rimedi richiedono più impegno e altri meno, fra quelli più rapidi, semplici e super economici ci sono proprio le tisane composte da piante officinali ad azione rilassante, ansiolitica e antistress.

Quali scegliere: già pronte oppure fai-da-te?

Puoi scegliere indifferentemente di prepararti (o farti preparare dal tuo erborista) una miscela per tisana, oppure puoi prenderne una già pronta all’uso. In ciascuno di questi due casi, considera che per avere un effetto apprezzabile e duraturo devi usare le tisane rilassanti in modo continuativo.

tisane rilassantiPer ottenere un effetto calmante più profondo e stabile, le tisane devono potere agire giornalmente, solo così possono riuscire a ristabilire un terreno più resistente ad ansia e stress.

Oltre a consumarle a casa puoi portarle con te al lavoro dentro una bottiglia-thermos di acciaio.

Puoi proseguire nell’uso senza problemi, ma se vuoi, puoi inserire una pausa di una settimana ogni 2 mesi di utilizzo (anche se non è obbligatorio, può essere utile per mantenere l’efficacia massima).

Quando senti di aver raggiunto lo stato di rilassamento che desideri, allora puoi interrompere. Puoi comunque riprendere l’uso se ne dovessi sentire la necessità.

Le 5 migliori piante rilassanti con cui preparare la tua tisana (basato sulle ricerche)

Ho preparato una classifica delle piante più rilassanti e generalmente più efficaci nella riduzione di ansia e stress. Il risultato è basato sulle ricerche scientifiche (vedi in fondo a questo articolo) e sulla mia esperienza personale.

Infatti, essendo un tipo costituzionalmente un pò ansioso, nel corso degli anni ho cercato tanti modi diversi per riequilibrare questa tendenza. Le tisane rilassanti -che uso tutt’ora- mi sono state d’aiuto.

tisane rilassantiQuesta prima classifica ”maggiore” non esclude che tu ti possa trovare bene anche con alcune piante “minori”.

Ciascuno di noi è esclusivo e diverso da tutti gli altri, quindi perché non sperimentare anche alcune piante alternative? Dopo questo elenco, trovi anche un altro paio di piante alternative interessanti da provare.

Ecco la classifica delle 5 piante con cui preparare le tisane più rilassanti (non in ordine di importanza):

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Tisane rilassanti: Escolzia.

1 – Escolzia2-3 (Eschscholtzia californica)

Gli studi indicano che Escolzia prolunga la durata e la qualità del sonno e riduce gli spasmi muscolari. Possiede un effetto ansiolitico e sedativo.

Tradizionalmente è stata usata per adulti e bambini, in particolare nei disturbi minori del sonno. Spesso l’Escolzia viene usata assieme alla Passiflora.

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Tisane rilassanti: Passiflora.

2 – Passiflora4 (Passiflora incarnata)

Tutte le sue maggiori caratteristiche terapeutiche attribuite dall’uso tradizionale sono state riconosciute di recente anche dalla sperimentazione scientifica:

Effetto sedativo, antispasmodico (rilassa i muscoli e ne riduce la contrazione eccessiva) e tranquillizzante (neurosedativa).

Viene usata per aiutare anche i problemi del ritmo cardiaco anormale (in un cuore normale), oltre che indicata per i problemi di nervosismo negli adulti e nei bambini, in particolare nell’insonnia non grave. Spesso viene consigliata in associazione con il biancospino per la similitudine dei principi attivi delle due piante.

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Tisane rilassanti: Whitania.

3 – Whitania4 (Withania somnifera)

Viene anche chiamato Ashwagandha o Ginseng Indiano, ed è usato molto nella medicina Ayurvedica.

E’ straordinariamente efficace in caso di sintomi da stress e iperlavoro cognitivo (effetto adattogeno). Aiuta a tornare calmi e rilassati pur mantenendo una soglia di attenzione elevata.

La Whitania è una pianta che personalmente uso molto, e l’ho fatta provare anche a parenti e amici. E’ fantastica! Una delle piante più adatte a chi lavora tanto ed è immerso in molte attività (e fa poche ferie :-)).

…si ma questo nome “Whitania Somnifera”, che vuol dire, che mi fa l’effetto sonnifero tipo botta in testa?! 

Per intenderci, tutte le piante indicate qui e in particolare Whitania, non danno un effetto di stordimento, al contrario, aumentano il rilassamento e allo stesso tempo aumentano le prestazioni mentali, perché aiutano la concentrazione e combattono l’ansia (che porta spesso a saltare da un’attività all’altra in maniera improduttiva).

Nota: non è comune trovare Whitania in forma di tisana, ma comunque esiste anche in questa forma. Nel caso non sia possibile procurarsi la tisana è sempre possibile usare Whitania in forma di compresse (estratto secco), le quali sono molto più facili da trovare.

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Tisane rilassanti: Melissa.

4 – Melissa4 (Melissa officinalis)

Anche per la melissa l’azione calmante si rispecchia nelle sue proprietà spasmolitiche (rilassamento delle muscolatura).

La melissa oltre al suo effetto sedativo, possiede anche un’attività antibatterica, antifungina e antivirale (provala quando prendi un raffreddore o l’influenza).

Viene usata tradizionalmente nel trattamento dei disordini nervosi come ad esempio l’insonnia lieve, sia negli adulti che nei bambini.

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Tisane rilassanti: Biancospino.

5 – Biancospino4 (Crataegus monogyna)

Il biancospino ha la reputazione di essere d’aiuto alla salute del cuore (soprattutto in caso di aritmia), ed è un riequilibrante della pressione sanguigna.

Questa sua reputazione è ben fondata, infatti anche le ricerche lo confermano, il biancospino è davvero utile al cuore e ne migliora i valori di contrattilità muscolare.

Studi sull’uomo hanno evidenziato un miglioramento dei parametri associati al lavoro del cuore (riduzione della sensazione di fiato corto, diminuzione delle palpitazioni, aumento della circolazione coronarica e miocardica).

Nonostante il biancospino mostri degli effetti positivi simili a quelli di alcuni farmaci usati per i sintomi indicati sopra, per questa pianta non sono noti effetti collaterali o tossicità a lungo termine.

Ancora una volta, una pianta innocua potrebbe prendere il posto di un farmaco (o più di uno), senza gli spiacevoli effetti collaterali caratteristici dei farmaci.

Nota: prima di decidere di usare una pianta officinale per trattare sintomi medici, è necessario confrontarsi con il proprio medico curante o ancor meglio trovarne uno che abbia anche una formazione nel campo della fitoterapia medica.

Inoltre, possiede anche un’azione antipotensiva, quindi contrasta l’ipertensione arteriosa.

Spesso il biancospino si trova in combinazione con la passiflora o la melissa. Quindi anche tu puoi formulare la tua personale tisana seguendo questo criterio, soprattutto se il ritmo del cuore e la pressione sanguigna sono associate ai sintomi di ansia e stress.

Con queste 5 piante rilassanti puoi creare delle miscele. Le miscele normalmente sono più potenti rispetto al singolo ingrediente preso da solo, perché una miscela segue il principio della sinergia.

La sinergia si crea quando diversi principi attivi (presenti in piante diverse) vengono associati per lavorare ad un fine comune: in questo caso ottenere uno stato di rilassamento.

tisane rilassantiPer aiutarti nella personalizzazione della tua miscela rilassante, puoi usare degli specifici sintomi “guida” se questi sono presenti. Se presenti uno di questi sintomi –oltre che farti vedere dal medico- scegli l’ingrediente più adatto a riequilibrarli.

Sintomo guida #1: Pressione sanguigna e/o ritmo cardiaco anormale

Se hai la pressione alta allora il biancospino è la pianta da aggiungere senz’altro alla tua tisana. La stessa cosa vale nei sintomi associati al ritmo cardiaco anormale (in un cuore normale).

Sintomo guida #2: Stress da super-lavoro mentale

Quando è lo stress a giocare un ruolo importante nella genesi dell’ansia o insonnia allora Whitania è la pianta da prediligere. Lo stesso vale per gli studenti sotto esame, che possono trarre molti vantaggi da Whitania (il ginseng indiano).

Sintomo guida #3: Ansia generalizzata

Una situazione di ansia generalizzata (l’ansia è presente durante tutta la giornata in maniera lieve ma persistente) può essere migliorata da Passiflora ed Escolzia.

Sintomo guida #4: Disturbi gastrointestinali e/o infezioni

In presenza di disturbi gastrointestinali o in caso di infezioni batteriche, fungine e virali è di aiuto la Melissa. In particolare sono stati ottenuti buoni risultati con il trattamento locale dell’herpes.

Un paio di piante alternative (interessanti da provare, anche in aggiunta alle precedenti)

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Tisane rilassanti: Papavero

Papavero rosso o rosolaccio4 (Papaver rhoeas)

Il papavero rosso è un leggero sedativo, tradizionalmente usato per aiutare i disturbi lievi del sonno.

E’ anche efficace per calmare la tosse. Si può scegliere come opzione soprattutto in presenza di anormalità del ritmo cardiaco (con cuore normale).

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Tisane rilassanti: Primula

Primula5 (Primula veris)

Quindi l’ansia coesiste con un leggero stato depressivo può essere utile l’uso della Primula. Nell’utilizzo tradizionale viene usata in generale nei casi di nervosismo, ansietà e insonnia.

Questo fiore possiede anche dei principi (i glicosidi salicilici) che hanno un’azione antinfiammatoria e antireumatica, quindi in questi ultimi due casi è privilegiato l’inserimento della primula nella miscela della tisana.

Con queste piante potrai ridurre l’ansia e lo stress cronici in modo naturale. Ogni volta che ne hai bisogno, queste tisane rilassanti rappresentano sempre un aiuto efficace e sano per fare fronte ad un periodo particolarmente stressante, e uscendone nel migliore dei modi 🙂

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Tisane rilassanti: RilassaTea

Una tisana rilassante e gradevole (pronta all’uso): RilassaTea

RilassaTea di Biokyma è una miscela in bustine pronte all’uso.

E’ particolarmente gradevole perché è insaporita dalla presenza di Karkadé (fiori di Ibisco) e bucce di mandarino.

Come “soluzione d’emergenza” puoi tenere sempre pronta in dispensa un pacchetto di questa miscela già pronta all’uso. Questa è una delle tisane che mi piace usare a rotazione con le altre, dopo ai pasti, anche insieme ad una miscela ai frutti di bosco.

Se questa specifica tisana non fosse reperibile dal tuo erborista, guarda la tabella degli ingredienti che ho riportato sull’immagine per aiutarti nella ricerca di qualcosa di simile.

Istruzioni per fare le tisane rilassanti

Tutte le piante e fiori di questa lista possono seguire la preparazione classica per una tisana:

  1. Fare bollire l’acqua (evitare il microonde).
  2. Appena l’acqua inizia a bollire spegni la fiamma.
  3. Quindi, metti in infusione le erbe o fiori e lascia in infusione per 5 minuti.
  4. Filtra le erbe e bevi la tisana calda.

Tisane rilassantiIl dosaggio delle piante corrisponde a circa un cucchiaio di erbe per una tazza di acqua da 300-350ml.

Nota finale

L’uso delle tisane rilassanti è fantastico, perché rappresentano un modo eccellente per alimentare il benessere della mente e allo stesso tempo permettono di restare ben idratati (che porta numerosi vantaggi come: perdita di peso, eliminazione delle tossine, prontezza cognitiva).

Se comunque per qualunque motivo desideri un effetto “terapeutico” più forte per ridurre l’ansia, l’insonnia e lo stress allora dovrai scegliere delle forme fitoterapiche con una concentrazione maggiore di principi attivi.

tisane rilassantiLe forme fitoterapiche più usate e maggiormente efficaci sono i macerati glicerici (M.G.), le tinture madri (T.M.) e gli estratti secchi (E.S.), questi ultimi in capsule o compresse.

L’uso di questi ultimi preparati non esclude la possibilità di continuare ad usare anche le tisane illustrate qui. Il tuo erborista di fiducia o il medico di terapie naturali potrà suggerirti il preparato migliore da aggiungere alle tisane indicate sopra in caso di bisogno.

Ricorda che tutto quello che hai letto qui, è tanto più valido quanto più si segue uno stile di vita davvero salutare.

Nessuno si aspetta un miracolo dall’uso di un singola tisana, ma possiamo aspettarci grandi miglioramenti nella prevenzione e nello stato di salute quando c’è una sinergia fra alimentazione, stile di vita, esercizio fisico e mentale.

Oltre naturalmente a tutti gli aiuti correttivi che i rimedi naturali possono offrire quando ce n’è il bisogno (e sotto la guida di un medico esperto in terapie naturali).

I quali, insieme allo stile di vita giusto, aumentano drasticamente le probabilità di vivere una vita senza grossi problemi di salute, anzi con più energia, vitalità e buon umore rispetto alla maggioranza delle persone che non mettono in atto questi principi.

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mostra fonti e risorse +

1.“Mortality hazard associated with anxiolytic and hypnotic drug use in the National Population Health Survey” di Belleville G.
2.“Behavioural Effects of the American Traditional Plant Eschscholzia californica: Sedative and Anxiolytic Properties” di Alain Rolland e coll.
3.“Neurophysiological Effects of an Extract of Eschscholzia californica Cham. (Papaveraceae)” di A. Rolland e coll.
4.”Pharmacognosy – Phitochemistry Medical Plants” di Jean Bruneton – ed. Lavoiser publishing. 2° Ed. 1999.
5.”Fitoterapia – principi di fitoterapia clinica tradizionale, energetica, moderna” di Erus Sangiorgi. Ed. Ambrosiana 2011.

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