Farmaci anti abbuffate: scopri quali sono, e i loro benefici e possibili effetti collaterali

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Stai cercando di saperne di più riguardo a possibili soluzioni farmacologiche per trattare il disturbo da abbuffate? Sei nel posto giusto: scopri quali sono i farmaci anti abbuffate più prescritti e che vantaggi e svantaggi possono esprimere.

In realtà, ad oggi, nessun farmaco è stato sviluppato specificamente per trattare i sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata (BED – Binge Eating Disorder).

I farmaci “anti abbuffate” attualmente prescritti sono stati “riconvertiti” (in quanto erano destinati a trattare altre condizioni di salute), probabilmente perché la neurobiologia dei disturbi alimentari non è stata ancora ben compresa.

farmaci anti abbuffate

Inoltre, c’è solo una quantità limitata di evidenze riguardo agli effetti di questi farmaci su chi soffre di BED. Uno dei principali problemi riguardo alla ricerca su questi farmaci è che i malati di BED con disturbi psichiatrici coesistenti sono in genere esclusi da essa.

Iqbal e Rehman (2019), due ricercatori specializzati nell’ambito del BED, sottolineano che circa il 79% di coloro che soffrono di binge eating sono anche affetti da disturbi psichiatrici (più o meno rilevanti) coesistenti, come ad esempio ansia o depressione.

Ciò significa che i risultati di molti di questi studi potrebbero non essere estendibili alla maggior parte delle persone affette da BED.

FARMACI ANTIDEPRESSIVI NEL DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA

Poiché molti individui affetti da BED hanno disturbi dell’umore coesistenti, i medici prescrivono spesso degli antidepressivi.

Gli antidepressivi includono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come fluoxetina (o Prozac), citalopram e sertralina.

BENEFICI:

  • Gli antidepressivi riducono i sintomi di ansia e depressione e possono quindi migliorare l’umore.
  • Gli antidepressivi possono ridurre indirettamente la compulsione ad abbuffarsi in chi soffre di BED migliorandone l’umore. Tuttavia, questi risultati sono discordanti.
  • Gli antidepressivi non creano dipendenza.

EFFETTI COLLATERALI:

  • I ricercatori, Ahsan e colleghi (2020), elencano molti effetti collaterali comuni per uno degli antidepressivi più popolari: la fluoxetina. Questi includono insonnia, ansia, sonnolenza, nausea, disturbi gastrointestinali, secchezza delle fauci, mal di testa e diminuzione del desiderio sessuale.
  • La fluoxetina comporta rischi potenziali per i bambini non ancora nati e necessita di ulteriori ricerche. Pertanto, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha assegnato alla fluoxetina una categoria C di gravidanza.

AMFETAMINE (LISDEXAMFETAMINA DIMESILATO) NEL DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA

La lisdexamfetamina, (o “Vyvanse”), appartiene alla famiglia delle anfetamine. Inizialmente era destinata a ridurre il comportamento impulsivo sperimentato da chi soffre di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

BENEFICI:

  • Una revisione degli studi di Bello e Yeomans (2018) ha rilevato che la lisdexamfetamina può ridurre gli impulsi e la frequenza delle abbuffate, oltre che a ridurre il peso.
  • I ricercatori affermano che può migliorare l’attenzione (come fa per chi soffre di ADHD – disturbo da deficit di attenzione e iperattività).

EFFETTI COLLATERALI:

  • Bello e Yeomans avvertono che la lisdexamfetamina ha un alto potenziale di indurre dipendenza ed abuso. Per questo motivo, è una sostanza controllata dalla Tabella II sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito.
  • Altri effetti collaterali riportati includono: secchezza delle fauci, mal di testa, insonnia, ansia, diminuzione dell’appetito, disturbi gastrointestinali, nausea e nervosismo. Se assunto per periodi prolungati può anche aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
  • I rischi della lisdexamfetamina per i bambini non ancora nati sono sconosciuti e quindi appartiene alla categoria di gravidanza C della FDA (Food and Drug Administration statunitense).
  • Brownley e colleghi (2016) hanno scoperto che la lisdexamfetamina riduce la sensazione di appetito nelle persone affette da BED. Ciò può renderla potenzialmente dannosa per chi soffre di binge-eating poiché interrompe i segnali di fame e sazietà.

FARMACI ANTICONVULSIVANTI NEL DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA

A volte i medici prescrivono farmaci anticonvulsivanti come il topiramato per il BED, sebbene di solito lo prescrivano per le crisi epilettiche.

BENEFICI:

  • Alcuni studi condotti da McElroy e colleghi (2003; 2007) hanno scoperto che il topiramato può ridurre gli impulsi e la frequenza del binge eating, oltre a ridurre il peso e l’IMC (indice di massa corporea).
  • Brownley e colleghi hanno scoperto che il topiramato ha portato a una maggiore perdita di peso nei partecipanti rispetto alla lisdexamfetamina.

EFFETTI COLLATERALI:

  • McElroy e colleghi affermano che gli effetti collaterali del topiramato possono includere parestesia (sensazioni di formicolio o bruciore alle mani e ai piedi, infezione del tratto respiratorio superiore, secchezza delle fauci, nausea, sonnolenza e problemi di memoria e concentrazione).
  • La FDA avverte che il topiramato può indurre pensieri suicidi e aumentare il rischio di suicidio.
  • La FDA ha assegnato al topiramato una categoria di gravidanza C a causa dei suoi potenziali rischi per i bambini non ancora nati.
  • Il topiramato riduce la sensazione di appetito e quindi può essere dannoso a lungo termine per chi soffre di BED.

PSICOTERAPIA, FARMACI ANTI ABBUFFATE  O UNA COMBINAZIONE DI QUESTI?

Il National Institute for Clinical Excellence (NICE) del Regno Unito raccomanda la terapia cognitivo comportamentale (TCC) come miglior trattamento per il BED. Finora, la TCC è stata la terapia maggiormente ricercata riguardo al binge eating, quindi è più conosciuta rispetto ad altri tipi di terapia.

La NICE sconsiglia di utilizzare i farmaci come unico trattamento per il disturbo da alimentazione incontrollata a causa della mancanza di ricerche sui loro effetti a lungo termine.

D’altra parte, Brownley e colleghi affermano che ci sono forti prove a sostegno della combinazione di TCC guidata da terapisti e lisdexamfetamina o antidepressivi.

I ricercatori affermano di aver trovato modeste evidenze a sostegno della combinazione di TCC fatta in autonomia (senza l’aiuto di un terapista) e farmaci, ma hanno trovato “allarmante” la mancanza di ricerche di monitoraggio a lungo termine.

CONCLUSIONE

La ricerca suggerisce che gli antidepressivi, la lisdexamfetamina e il topiramato sono generalmente efficaci e sicuri da usare per chi soffre di binge-eating. Tuttavia, organizzazioni come lo UK’s National Centre for Eating Disorders scoraggiano attivamente l’uso di farmaci come la lisdexamfetamina.

Affermano che il fatto che induca dipendenza la renda inadatta per coloro che soffrono di BED, poiché già lottano con problemi di controllo degli impulsi.

I farmaci possono dare anche molti effetti collaterali spiacevoli e gli esperti sottolineano che le conseguenze a lungo termine sui pazienti sono ancora sconosciute.

Un’altra delle principali preoccupazioni è che lisdexamfetamina e topiramato riducono la sensazione di appetito e confondono ulteriormente i segnali di fame e sazietà in chi soffre di BED.

Senza aver ripristinato questi segnali, è difficile che il loro rapporto con il cibo guarisca e il recupero a lungo termine è meno probabile.

Terapie più tradizionali e metodi di auto-aiuto consentono ai pazienti di recuperare i loro segnali fisici naturali e di guarire il loro rapporto con il cibo.

Fino a quando non sapremo molto di più sulle conseguenze a lungo termine dei farmaci anti abbuffate, possibilmente è meglio optare per cure non farmacologiche come ad esempio la terapia cognitivo comportamentale, che dimostra una elevata efficacia per numerosi problemi di ordine psicologico.

Alla prossima, 😉

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Fonti e risorse

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