Infezioni respiratorie: come ridurre rischio di contagio e severità

Infezioni del tratto respiratorio: come ridurre rischio di contagio e severità

[Tempo medio di lettura: 8 minuti]

In questo periodo di attenzione giustificata verso il rischio infettivo, ho pensato di condividere questo video del Dr John Campbell su vitamina D e immunità.

Come scoprirai nel proseguimento della lettura, l’impressionante impatto protettivo della vitamina D, assume ancora più rilevanza nel momento in cui l’esposizione della nuda pelle ai raggi solari viene ridotta drasticamente dalla necessità di restare chiusi in casa.

Allora, buona visione / buona lettura…

LA VITAMINA D È STATA AMPIAMENTE STUDIATA (ANCHE) IN RELAZIONE AL RISCHIO INFETTIVO DEL TRATTO RESPIRATORIO

Esistono evidenze scientifiche molto solide che provano come la vitamina D possa ridurre il rischio di contrarre infezioni sia di origine batterica sia virale.

Integratori a base di vitamina D hanno provato di aiutare a prevenire l’insorgenza di infezioni batteriche e virali grazie alla sua speciale capacità di potenziare e modulare il sistema immunitario dell’organismo.

Non è tutto. La corretta integrazione di vitamina D è in grado di ridurre anche la severità e la rischiosità di un’infezione in corso. Lo vedremo meglio tra un attimo…

Una fonte naturale di vitamina D è rappresentata dal salmone e altri pesci grassi. 

ALIMENTAZIONE, STILE DI VITA E DEFICIT DI VITAMINA D

La vitamina D è comunque prodotta dall’organismo in seguito all’esposizione della pelle (scoperta) alla luce del sole.

Oggi, con la lunga permanenza all’interno di case e luoghi di lavoro, l’ottimale esposizione alla luce solare si riduce drasticamente.

Inoltre, durante i mesi autunnali e invernali è molto facile andare in deficit di questa vitamina, a causa della naturale carenza di occasioni di esporre la nuda pelle alla luce del sole.

Infatti un deficit diffuso di vitamina D è ormai ben noto sia ai medici, sia ai non addetti ai lavori.

VITAMINA D E RISCHIO INFETTIVO POLMONARE 

È proprio questo deficit che può esporre a vari rischi per la salute…rischi che una semplice supplementazione di vitamina D può annullare, proprio come è stato mostrato in un enorme numero di studi scientifici effettuati su questa straordinaria vitamina.

Il punto importante da considerare in questo contesto è il seguente:

  • Un deficit di vitamina D è stato associato a un incremento della severità delle infezioni virali

  • Gli integratori di vitamina D riducono il rischio di contrarre infezioni del tratto respiratorio

Ricorda che queste non sono le convinzioni di qualcuno… no, si tratta di due dichiarazioni basate su concrete, obiettive e innegabili evidenze scientifiche.

UNA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA ALTAMENTE AFFIDABILE SVELA IL RAPPORTO FRA VITAMINA D E PROTEZIONE DALLE INFEZIONI POLMONARI (E RIDUZIONE DELLA LORO SEVERITA’) 

Queste evidenze provengono da una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo: Il British Medical Journal.

Fonte: Martineau AR. e coll. “Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data”. British Medical Journal

Un altro elemento importante da capire è il fatto che questo studio indicato sopra, anche se appare come un’unica ricerca, non lo è.

Si tratta infatti di una meta-analisi, cioè una ricerca il cui scopo è di elaborare i risultati di numerose altre ricerche per ricavarne alcuni dati fondamentali definiti.

Si tratta cioè dello studio effettuato su numerosi altri studi precedenti. Questo è molto importante, perché permette di ottenere un quadro generale di riferimento molto solido e accurato, sulla base del quale possiamo poi prendere decisioni altrettanto sicure per la nostra salute.

Questo studio in sintesi mostra che:

  • Bassi livelli di vitamina D sono associati a una maggiore suscettibilità a infezioni acute del tratto respiratorio

Attendibilità dei risultati di questa meta-analisi è molto elevata perché parte esclusivamente dall’analisi di 25 ricerche di tipo randomizzato, in doppio-cieco, contro placebo.

Questo significa che i partecipanti vengono suddivisi sempre in due gruppi in modo casuale: un gruppo prende la vitamina D, mentre l’altro gruppo prende un semplice placebo (che non contiene nulla).

Ciascuno dei due gruppi e gli sperimentatori non sono a conoscenza di quale sia il gruppo che assume la vitamina D e quale sia il gruppo che assume il placebo.

Questa è il miglior tipo possibile di ricerca per escludere l’intervento di qualunque variabile psicologica umana negli esperimenti (effetto placebo ecc.).

Il numero di partecipanti totale è molto elevato: sono 10.933 le persone testare all’interno dei 25 esperimenti presi a riferimento in questa meta-analisi.

Tutto ciò contribuisce a rendere lo studio molto accurato e affidabile.

DIFFERENZE CLINICHE FRA UTILIZZATORI DI VITAMINA D E NON UTILIZZATORI

Che differenza c’è all’interno di questo studio fra chi assumeva l’integratore di vitamina D e chi non lo assumeva?

I gruppi che assumevano la vitamina D avevano un rischio inferiore di contrarre infezioni acute delle vie respiratorie e anche in caso di infezione, queste avevano caratteristiche meno severe.

All’interno dei 25 studi considerati nella nostra meta-analisi c’è anche un’altra interessante differenza che emerge tra gli utilizzatori di supplementi di vitamina D.

VITAMINA D: MEGLIO ASSUMERE MEGA DOSI UNITARIE O BASSE DOSI GIORNALIERE? 

In questi esperimenti c’era chi assumeva la vitamina D in maga dosi mensili, chi l’assumeva settimanalmente e chi l’assumeva in piccole dosi giornaliere.

Quale fra questi 3 tipi di assunzione è risultata essere la migliore ai fini protettivi contro le infezioni respiratorie acute?

Ecco i risultati:

Anche se una supplementazione di vitamina D in mega dosi mensili possiede un effetto protettivo, il più elevato effetto protettivo contro le infezioni respiratorie acute si ottiene con la supplementazione settimanale o giornaliera.

Quindi è meglio usare giornalmente o settimanalmente un integratore di vitamina D al dosaggio consigliato, piuttosto che usare mega dosaggi più lontani fra loro nel tempo (una volta al mese o una volta ogni 2-3 mesi).

Precisamente…

Il mega dosaggi di vitamina D assunti mensilmente o più proteggono in media per il 12% in più dalle infezioni batteriche o virali del tratto respiratorio rispetto a chi non assume vitamina D.

I dosaggi di vitamina D assunti giornalmente o settimanalmente proteggono in media per il 19% in più dalle infezioni batteriche o virali del tratto respiratorio rispetto a chi non assume vitamina D.

GLI INDIVIDUI CON UN FORTE DEFICIT DI VITAMINA D OTTENGONO I BENEFICI PIÙ IMPRESSIONANTI

Ma la cosa straordinaria emerge nelle persone fortemente deficitarie di vitamina D (cioè con livelli di 25-idrossivitamina D inferiori a 25 nmol/litro).

E oggi molte persone sono fortemente deficitarie di vitamina D e rientrano quindi in quest’ultima casistica…

Bene, in questo caso la maggiore protezione offerta dalla supplementazione di vitamina D nei confronti delle infezioni acute del tratto respiratorio è del 70% superiore.

In altre parole questi individui hanno il 70% in meno di eventi infettivi del tratto respiratorio.

È SICURO ASSUMERE DOSI EXTRA DI VITAMINA D?

Lo studio ricorda e conferma anche la totale sicurezza dell’integrazione con questa vitamina ai dosaggi massimi consigliati (25 microgrammi al giorno).

La vitamina D è una vitamina liposolubile, quindi tende ad accumularsi nel tessuto adiposo. Per questo motivo non si devono superare i dosaggi massimi universalmente suggeriti.

Ma entro questi dosaggi abbiamo solo vantaggi senza effetti collaterali di alcun tipo.

Quali sono le categorie di persone a rischio maggiore di deficit di vitamina D? 

Chi ha la pelle più scusa, chi vive in latitudini più a nord, chi vive molto tempo all’ombra delle mura domestiche o lavorative è maggiormente predisposto a diventare deficitario di vitamina D.

INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO: DIFFUSIONE GLOBALE E PERICOLOSITÀ

Attenzione. Considera i seguenti dati relativi alle infezioni del tratto respiratorio:

  • Le infezioni acute del tratto respiratorio rappresentano una delle maggiori cause di malattie e di morte nel mondo

  • Sono responsabili del 10% delle visite al pronto soccorso

  • Hanno causato più di 2,65 milioni di morti a livello globale nel 2013

Questo ti fa apprezzare ancor di più il perché sia di vitale importanza assumere una dose extra di vitamina D su base giornaliera.

Su 2,65 milioni di persone destinate a morire in un solo anno a causa di patologie infettive acute del tratto respiratorio, fino al 70% di questi si potrebbe salvare grazie a una semplice supplementazione di vitamina D.

Parliamo di più di 1,85 milioni di persone che potrebbero restare vive ogni anno piuttosto che morire a causa di un deficit di vitamina D associato a un evento infettivo acuto respiratorio.

COME FUNZIONA IN PRATICA LA VITAMINA D? 3 MECCANISMI CON I QUALI CI PROTEGGE

Abbastanza impressionante, non credi?

Ora cerchiamo di capire perché la vitamina D è così protettiva nei confronti delle infezioni respiratorie (siano esse di natura batterica o virale).

Conosciamo 3 meccanismi attraverso i quali la vitamina D esplica la sua azione salva-vita:

1. La vitamina D riduce la portata della risposta immunitaria acquisita

Questo significa che essa aiuta a evitare l’instaurarsi di un’eccessiva aggressività nella risposta immunitaria nei confronti di un patogeno esterno come un batterio o un virus.

Infatti, com’è stato ben illustrato dal dottor Campbell nel suo schema al minuto 17:50 – che riporto qui in basso – quando la risposta delle nostre cellule immunitarie è troppo massiva essa può creare altri problemi secondari anche gravi (come le crisi respiratorie acute gravi).

Se un evento infettivo avviene in tessuti molto peculiari dell’organismo, come il tessuto respiratorio nel quale avviene il passaggio di gas (ossigeno e anidride carbonica) verso il sangue e dal sangue verso l’esterno, può accadere un evento drammatico…

Il virus o il batterio che raggiunge gli alveoli polmonari (la sede più profonda dei polmoni dove avviene lo scambio di gas fra organismo e atmosfera) lì può crearsi un ristagno di liquidi di natura infiammatoria, peggiorato dall’arrivo delle cellule immunitarie.

Queste cellule immunitarie, nel tentativo eccessivamente aggressivo di uccidere il patogeno, possono finire per uccidere il loro ospite umano a causa del ristagno di liquidi a livello degli alveoli.

Questo ristagno di liquidi può arrivare a rendere difficile la respirazione (e quindi lo scambio di ossigeno e anidride carbonica) determinando così una crisi acuta respiratoria grave.

In questo tipo di situazioni quindi, l’evento critico è determinato dall’eccessiva risposta immunitaria piuttosto che dal patogeno in sé. 

Una extra dose di vitamina D modula opportunamente la risposta immunitaria nelle infezioni respiratorie impedendo un ristagno di liquidi a livello alveolare che potrebbe altrimenti risultare anche fatale.

2. La vitamina D è essenziale per la rigenerazione dell’epitelio respiratorio, la cui integrità è imprescindibile per la funzione respiratoria

Quando l’epitelio respiratorio è compromesso, i patogeni possono introdursi più facilmente all’interno dei tessuti. Una rigenerazione efficiente degli epiteli garantisce una maggiore protezione rispetto all’ingresso di virus e batteri.

3. La vitamina D è coinvolta nella maturazione delle cellule immunitarie

Linfociti, neutrofili, monociti, cellule dendritiche possiedono tutte sulla loro superficie esterna dei recettori per la vitamina D.

Questo dimostra il loro legame biochimico con questa vitamina e l’importanza che riverse per le loro funzioni fisiologiche.

PER CONCLUDERE

  • Una supplementazione con vitamina D si dimostra efficace nel ridurre il rischio di contrarre infezioni – batteriche o virali – delle vie respiratorie, e riduce la severità (quindi il rischio di morte) delle medesime infezioni.
  • Negli individui con una forte carenza di vitamina D (presente nella maggior parte della popolazione), una supplementazione con vitamina D si dimostra efficace nel ridurre fino al 70% il rischio di contrarre infezioni – batteriche o virali – e riduce la severità (quindi il rischio di morte) delle medesime infezioni.

ACQUISIZIONI SUCCESSIVE: AGGIORNAMENTO DEL 13/10/21 SULL’INFEZIONE DA COVID-19

Le consistenti evidenze scientifiche accumulate sulla relazione fra vitamina D e protezione delle infezioni del tratto respiratorio hanno spinto i ricercatori a verificare anche una possibile attività protettiva di questa vitamina nei confronti dell’infezione virale da Covid-19.

Anche per il Covid-19 la vitamina D dimostra di esprimere benefici nella fase di prevenzione dell’infezione, prognosi e riduzione della mortalità.

Quindi anche per un miglioramento delle difese nei confronti del Covid è molto importante assicurarsi di avere livelli di vitamina D entro un range analitico di 40-90 ng/ml.

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