Qual è la tua casa dei sogni? La preferiresti al mare, in montagna o in collina?
Io ho sempre sognato di vivere in una casetta di legno nella foresta, in una specie di ritiro spirituale a contatto con i ritmi della natura e attorniato dal silenzio profondo e dai profumi vivi del sottobosco.
Nella mia mente ci sono immagini come queste: la prima in versione più minimal; è il prototipo della casetta dell’eremita. Mi piace!
La seconda è più moderna e confortevole. Ancora meglio! 🙂
È senz’altro bello immaginare il proprio nido ideale, ma c’è un altro luogo nel quale possiamo soggiornare, ed è immensamente più appagante di qualunque luogo, sia esso immaginario o tridimensionale…
QUAL È L’UNICO LUOGO CHE PUÒ RENDERTI FELICE? L’INSEGNAMENTO DI MARCO AURELIO
L’imperatore e filosofo Marco Aurelio la chiama la cittadella interiore.
Essa è viva, profonda ed eterna, ma è anche sottovalutata e inutilizzata dalla maggior parte delle persone.
Proprio ieri sera, leggendo “Colloqui con se stesso”, che sono una sorta di diario dei pensieri dell’imperatore, ho incontrato uno dei passaggi dedicati alla cittadella interiore.
Il libro in questione, che vedi nella foto qui sotto, non può mancare in una biblioteca spirituale, perché racchiude i più alti insegnamenti di sempre.
E secondo lo stile che caratterizza i filosofi stoici, tutto è declinato in modo straordinariamente pratico, con profonde considerazioni che puoi immediatamente mettere in pratica nella tua vita quotidiana proprio ora.
Questo è il bello della filosofia stoica: essa è tanto profonda quanto eminentemente pratica. Apprendine l’essenza e usala nella tua vita!
Ecco cosa scrive Marco Aurelio, l’imperatore filosofo che rappresenta un caso più unico che raro di persona immensamente potente dal punto di vista materiale e allo stesso tempo spiritualmente illuminata:
Alcuni cercano luoghi solitari, dimore fra i campi, sulle rive del mare, sui monti; anche tu eri solito desiderare vivamente queste cose. Ma tutto ciò è stoltezza vera e propria, in quanto è possibile ritirarsi in se stesso in ogni istante, quando si desidera.
Oh! in nessun luogo più che nell’anima sua con maggior tranquillità, con più facilità, un uomo può ritirarsi; soprattutto poi chi abbia dentro così pregiate cose che solo uno sguardo ivi rivolto dona la pace del cuore.
E con questa pace voglio intendere disposizione d’ordine perfetto. In conseguenza, elargisci a te stesso continuamente questo luogo di ritiro e rinnova la tua vita.
Leggendo questo passaggio ho pensato quanto sia superficiale il desiderio di poter un giorno vivere in una dimora fisica che rispecchi esattamente l’ideale che abbiamo in mente, perché inconsciamente siamo convinti che lì ci sentiremo finalmente realizzati e felici.
Si tratta solo un’altra illusione generata dalla mente.
LA (TUA) CITTADELLA INTERIORE: UN LUOGO SPLENDIDO, INVIOLABILE E RICCO DI TESORI
L’unico luogo che rispecchia queste caratteristiche di salubrità, equilibrio, pace e ristoro è già disponibile in ogni momento all’interno di noi stessi.
Questo luogo non è afflitto dai danni del tempo e neppure dai problemi che caratterizzano la nostra condizione esistenziale temporanea.
Dalla giovinezza a oggi, questo spazio interiore non è mai cambiato…
Non mi riferisco al contenuto della mente con i suoi pensieri, desideri, paure, emozioni e così via (quello cambia continuamente); mi riferisco invece a un livello superiore: la coscienza, ovvero il piano della consapevolezza, che è la tua essenza immutabile più profonda.
Dato che nella nostra condizione ordinaria viviamo continuamente risucchiati nel campo della mente, è necessario rinnovare il contatto con il centro del nostro essere quanto più spesso possibile.
COME ACCEDERE ALLA TUA CITTADELLA INTERIORE
Se non l’hai mai fatto prima, potresti incontrare questa dimensione profonda di te stesso e approfondirla sistematicamente grazie alla pratica dello yoga oppure con la meditazione.
Anche la semplice contemplazione della natura può aprire un portale verso questa dimensione, a patto di osservare il cielo oppure un fiore con un’attenzione vigile. Solo questo tipo di osservazione è capace di interrompere il flusso di pensieri compulsivi, lasciando spazio alla dimensione senza tempo dell’essere.
In questo periodo natalizio, che per propria natura racchiude un carattere marcatamente spirituale, possiamo ricordare con Marco Aurelio che il dono più grande che possiamo immaginare è già in nostro possesso…nascosto, ma sempre accessibile, al centro del nostro essere.
Buon Natale! 🎄
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“Colloqui con se stesso” di Marco Aurelio – Ed. BUR
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