L’industria alimentare delle uova, e anche qualche autore che si sente in vena di sparare un suggerimento contro corrente, di sicuro sarà d’accordo con questa controversa affermazione…
“Un uovo al giorno leva il medico di torno”.
Stai pensando dove ho preso questa frase?
Era uno dei suggerimenti che mi indicò un giorno una nutrizionista, che peraltro in quell’occasione non avevo nemmeno intenzione di consultare (ma questa è un’altra storia).
Comunque, fatto sta che questa nutrizionista doveva essere sinceramente convinta che le uova facessero davvero bene per suggerirne fieramente il consumo addirittura una al giorno.
…Ma sarà davvero così?
UN UOVO AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO?
È il caso di dare un’occhiata più approfondita al problema, perché certe correnti contemporanee (tipo la paleo dieta e altre affini) pensano che non esista nessuna controindicazione al loro utilizzo -anche giornaliero- anzi, avrebbero pure chissà quali proprietà salutari.
Hey, ma state facendo sul serio?
Certamente un uovo sporadico qua e là nel corso dell’anno non inciderà in modo negativo sulla salute (se uno desidera mangiarlo), ma vediamo cosa rischia veramente chi mangia frequentemente uova…
E facciamolo basandoci sulla ricerca scientifica più affidabile, non sulle tendenze più fiche del momento e neppure sulle credenze popolari.
Partiamo da una statistica proveniente dall’Organizzazione Mondiale della Salute.
I due killer che causano più morti nel mondo?
LE DUE SINGOLE MALATTIE CHE CAUSANO PIÙ MORTI NEL MONDO
N°1. Ischemia cardiaca
N°2. Ictus
Quindi parliamo di malattie cronico-degenerative che colpiscono il sistema cardio-circolatorio.
Fortunatamente entrambi questi killer sono enormemente sotto il nostro controllo e la loro insorgenza può essere evitata tramite la giusta alimentazione.
Probabilmente saprai che gran parte di queste malattie cronico-degenerative che colpiscono il circuito di trasporto del sangue (che a sua volta trasporta ossigeno e nutrimento agli organi e ne preleva le tossine che poi vengono espulse) riguardano l’OCCLUSIONE DEI VASI SANGUIGNI.
LE UOVA SONO COLPEVOLI DELL’OCCLUSIONE DELLE ARTERIE?
Questa occlusione (chiusura) graduale dei vasi sanguigni – in particolare delle arterie – è in estrema sintesi causata da tre eventi congiunti:
1) Deposito di colesterolo a livello dei vasi sanguigni
2) Ossidazione del colesterolo
3) Infiammazione (e conseguente richiamo delle cellule immunitarie)
Questi tre eventi generano una progressiva ostruzione delle arterie fino a che il sangue non riesce più a passare. A questo punto l’ostruzione causa l’interruzione dell’apporto di ossigeno e nutrienti a un certo organo o distretto del corpo.
Questo porta a eventi più o meno gravi in funzione di dove avviene l’ostruzione. Si può arrivare anche a una paralisi oppure alla morte.
Ora…
Colesterolo, ossidazione e infiammazione sono tutti e tre effetti inclusi nel “pacchetto uova”.
Da una parte c’è l’infiammazione associata alla ben nota capacità allergenica diffusa delle uova (soprattutto dell’albume).
Dall’altra parte gli studi scientifici hanno evidenziato come le uova non solo innalzano il colesterolo cattivo (LDL) ma possiedono anche la capacità di innalzare il potenziale ossidante degli stessi grassi (perossidazione lipidica).
3 EFFETTI (NEGATIVI) DELLE UOVA SUI GRASSI DEL SANGUE
Uno studio sul consumo di 2 uova al giorno in sole 3 settimane ha prodotto nei partecipanti i seguenti cambiamenti peggiorativi dei fattori di rischio cardiocircolatori:
1. Aumento del colesterolo cattivo (LDL) dell’11%
2. Diminuzione del colesterolo buono (HDL) sempre dell’11%
3. Sia il sangue che il colesterolo LDL circolante dei partecipanti all’esperimento hanno mostrato una maggiore suscettibilità all’ossidazione dei grassi (perossidazione) rispettivamente + 42% e +34%
Insomma, le uova producono contemporaneamente le tre condizioni attraverso le quali nel tempo di sviluppa l’ostruzione delle arterie.
Ma questo non è tutto.
Fra le peggio cose che si potrebbero dire delle uova ne aggiungo solo un’altra particolarmente significativa per chi desidera fare vera prevenzione tramite l’alimentazione.
E riguarda la relazione fra una particolare forma di colina, la fosfatidilcolina (di cui le uova sono ricche) e una maggiore suscettibilità alle malattie cardiocircolatorie.
La scoperta è questa…
Le fonti di fosfatidilcolina come la carne rossa, i formaggi e le uova favoriscono le ostruzioni arteriose anche tramite un meccanismo biochimico che passa per “il lavoro” della flora batterica intestinale.
COME I BATTERI INTESTINALI (ANCHE QUELLI BUONI) PEGGIORANO L’EFFETTO NEGATIVO DELLE UOVA
I batteri intestinali trasformano questa particolare forma di colina in trimetilammina N-ossido, una molecola pro-aterogenica, che promuove cioè lo sviluppo di placche aterogeniche a livello dei vasi sanguigni.
Quindi, da 3 meccanismi aterogenici adesso ne conosciamo 4 di meccanismi aterogenici innescati delle uova.
LE UOVA SONO FACILMENTE DIGERIBILI E ASSIMILABILI?
“Structural or functional properties of egg proteins that make them strong allergens. Their ability to sensitize and/or elicit allergic reactions is linked to their resistance to gastroduodenal digestion.”
Tradotto: “…le proprietà funzionali o strutturali delle proteine delle uova le rendono tutte forti allergeni. Le loro abilità di sensibilizzare o innescare reazioni allergiche sono collegate alla loro resistenza alla digestione gastroduodenale.”
LE UOVA SONO UN ALIMENTO DEL TUTTO SICURO RIGUARDO AL RISCHIO TUMORALE?
La trimetilammina che si forma nel corpo a seguito del cibarsi di uova non è solo associata a un maggior rischio aterogenico, ma anche al rischio tumorale.
Infatti gli uomini che mangiano anche meno di un uovo al giorno hanno un RISCHIO RADDOPPIATO di sviluppare una progressione tumorale verso la metastasi ossea.
CI SONO ALTRI MODI IN CUI LE UOVA INTERFERISCONO NEGATIVAMENTE SUL RISCHIO DI MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE?
L’acido arachidonico (contenuto nella uova) è il precursore della cascata di molecole infiammatorie (eicosanoidi cattivi cioè prostaglandine della serie 2) associate alle malattie cronico-degenerative di cui elenco gli effetti:
– favoriscono l’aggregazione piastinica
– sono vasocostrittori
– sono infiammatori
– stimolano la proliferazione cellulare
– deprimono il sistema immunitario
Vale la pena andarci piano, esattamente il contrario di “un uovo al giorno leva il medico di torno” direi.
DUE PAROLE SULLE UOVA DI QUAGLIA
Il testo tra virgolettato l’ho ricavato da un corso di medicina integrata che ho frequentato l’anno scorso.
In questa parte del corso sono state passate in rassegna anche le virtù antiallergiche delle uova di quaglia (bada bene, solo virtu antiallergiche – infatti leggi il testo fra virgolette più in basso…).
“Il trattamento standard con le uova di quaglia consisteva nell’inserire nella dieta del paziente un certo numero di uova fresche di quaglia, in una sequenza ben definita, qui riportata:
– 6 uova al giorno in un’unica somministrazione, per 9 giorni
– pausa di 9 giorni
– 6 uova al giorno in un’unica somministrazione per 9 giorni
– pausa di 9 giorni; se necessario, si continuava con una terapia di consolidamento di altri 6 giorni, altrimenti il protocollo terapeutico si concludeva e si procedeva alla diagnostica di controllo.
Questo protocollo, pur portando effetti clinici benefici alla grande maggioranza dei pazienti, non era purtroppo privo di inconvenienti, quali:
– aumento di peso del paziente
– ipercolesterolemia
– problemi digestivi
– nausea al momento dell’assunzione delle uova.
Per questo motivo si sono cercate forme galeniche che superassero questi inconvenienti.”
Quindi, com’è infatti noto, tutti i tipi di uova non differiscono per le proporzioni relative ai grassi che contengono.
Anche le uova di quaglia possono innalzare il colesterolo come accade per quelle di gallina, vista però la dimensione inferiore servono più uova di quaglia per ottenere lo stesso effetto sulla colesterolemia.
RIGUARDO ALL’EFFETTO ANTIALLERGICO DELLE UOVA DI QUAGLIA (ALBUME)
L’ovomucoide e l’ovoinibitore sono componenti naturalmente presenti nella porzione dell’albume dell’uovo di quaglia.
Le uova di quaglia intere possiedono le stesse potenzialità negative per il colesterolo che possiedono anche le uova di gallina, mentre un preparato galenico delle stesse uova non presenta più questi problemi.
Il testo tra virgolettato è estratto dal corso di medicina integrata dove si parlava dei principi attivi antiallergici delle uova di quaglia.
“L’istamina induce i basofili alla degranulazione e alimenta questo circolo vizioso. I mastociti attivati producono triptasi e sono proprio questi enzimi che rompono gli “involucri” che contengono istamina. L’ovomucoide+ovoinibitore inibisce le serin-proteasi dei mastociti, impedendo così la liberazione di istamina e tutto il processo infiammatorio allergico che ne consegue.”
Ad ogni modo se uno desidera ottenere gli effetti antiallergici delle uova di quaglia è sufficiente utilizzare dei preparati appositi piuttosto che le uova intere.
CONCLUSIONI
Che si tratti di uova di gallina o di uova di quaglia le ricerche mostrano che pare proprio che non sia una buona idea attenersi al consiglio creativo di “un uovo al giorno leva il medico di torno”.
Adesso tocca a te. Vorresti dire la tua riguardo alle uova? Scrivi in fondo all’articolo nello spazio dedicato ai commenti. Grazie!
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Immagini: Google immagini.
Tang WH. e coll. “Intestinal microbial metabolism of phosphatidylcholine and cardiovascular risk.”
Benedé S. “Egg proteins as allergens and the effects of the food matrix and processing.”
Tang WH. e coll. “Intestinal microbial metabolism of phosphatidylcholine and cardiovascular risk.” e Richman EL. “Choline intake and risk of lethal prostate cancer: incidence and survival.”
Richman EL. “Intakes of meat, fish, poultry, and eggs and risk of prostate cancer progression.”
Benedé S. “Egg proteins as allergens and the effects of the food matrix and processing.”
Tang WH. e coll. “Intestinal microbial metabolism of phosphatidylcholine and cardiovascular risk.” e Richman EL. “Choline intake and risk of lethal prostate cancer: incidence and survival.”
Richman EL. “Intakes of meat, fish, poultry, and eggs and risk of prostate cancer progression.”