Disturbo da abbuffate e distorsione dell’immagine corporea

Disturbo da abbuffate e distorsione dell’immagine corporea

[Tempo medio di lettura: 4 minuti]

In un loro recente studio sul disturbo da abbuffate, gli psicologi Hosseini e Padhy (2019) sottolineano come un’immagine poco curata del proprio corpo possa avere effetti negativi sul funzionamento fisico e psicologico delle persone, tra cui un abbassamento dell’autostima, dell’umore e dei livelli di competenza.

Dato questo impatto negativo, Hosseini e Padhy propongono che è fondamentale affrontare i problemi di disturbo dell’immagine corporea in modo che le persone possano condurre una vita più felice e produttiva.

disturbo da abbuffate

COS’E’ LA DISTORSIONE CORPOREA

La distorsione dell’immagine del proprio corpo è un aspetto che da tempo si considera legato ai disordini alimentari – non esistono però criteri guida per affrontarlo in relazione al disordine da abbuffate (BED), al contrario di quanto già avviene per l’anoressia nervosa (AN) e la bulimia nervosa (BN).

Ad ogni modo, una revisione condotta da Lewer, Bauer, Hartmann e Vocks (2017) ha evidenziato che anche chi soffre di BED sperimenta distorsioni dell’immagine corporea, e che si tratta in effetti di un fattore di rischio per lo sviluppo della condizione.

Lewer e colleghi hanno scoperto che chi soffre di BED sperimenta disturbi dell’immagine corporea in modo leggermente diverso da chi soffre di AN e BN, in quanto i risultati hanno mostrato che “i comportamenti di controllo ed elusione legati al corpo, l’errata percezione delle dimensioni del corpo e i pregiudizi cognitivi legati al corpo sono molto meno comuni nel BED che nell’AN e nella BN.

LA RELAZIONE TRA BED E LA DISTORSIONE CORPOREA

Per chi soffre di BED, la distorsione dell’immagine corporea è vissuta principalmente come insoddisfazione del corpo, e come eccessiva preoccupazione per il proprio peso e la propria forma:

sfaccettature che possono apparire per la prima volta nell’infanzia e nell’adolescenza e che sembrano essere legate alla perdita di controllo sul mangiare e sull’abbuffarsi.

Questa tendenza a sopravvalutare il peso e la forma del proprio corpo è anche legata ad un aumento dei livelli sintomatologici del BED, così come alla bassa autostima e alla depressione.

La distorsione dell’immagine corporea risponde positivamente al trattamento di altri disturbi alimentari come AN e BN, e i risultati della ricerca di Lewer e colleghi suggeriscono che il trattamento della distorsione dell’immagine corporea può essere efficace anche per chi soffre di BED.

TRATTAMENTI EVIDENZIATI DAGLI ESPERTI

Alcuni dei trattamenti evidenziati da questi studi riguardano terapie cognitive comportamentali volte a modificare la propria immagine corporea.

Queste tecniche includono, ad esempio, l’esposizione ripetuta agli specchi, che ha dimostrato di attenuare, per chi soffre di BED, i pensieri e le emozioni negative legate all’immagine corporea e il desiderio di una figura “ideale” snella.

In linea con i risultati di questi studi, gli ex malati di BED riferiscono anche di aver scoperto che gli approcci razionali che mettono in discussione i loro pensieri e le loro convinzioni disfunzionali sul loro corpo hanno funzionato efficacemente.

Suggeriscono inoltre che le tecniche che mirano a migliorare la propria autostima e che aiutano a non paragonare più se stessi e il proprio corpo a quello degli altri possono essere molto efficaci.

Una delle tecniche che potresti trovare utile è quella di porti una serie di domande:

1. NON paragonare più te stesso con gli altri

Quando inizi a confrontare il tuo corpo con quello di qualcun altro (per esempio, qualcuno che vedi sui social media) e a giudicarlo in modo favorevole, chiediti:

  • Questa persona ha davvero questo aspetto nella vita reale?
  • Mi sto comparando con un falso ideale?

Tenendo presente che molte persone sui social media si sottopongono ad interventi chirurgici e che la maggior parte delle foto che mostrano la loro perfezione fisica sono in qualche modo migliorate artificialmente, non c’è da stupirsi che la maggior parte di noi non sia all’altezza del confronto.

2. Cerca di capire di più su te stesso

Invece di compararti a quelle foto, chiediti:

  • Come posso aumentare i miei sentimenti di autostima e amore per me stesso/a in questo momento? 
  • Cosa potrebbe farmi sentire valorizzato/a?
  • Quale azione devo compiere, in questo preciso momento, per aumentare il mio senso di valore interno?

Spesso quando invidiamo la bellezza fisica o la perfezione di qualcun altro, ammiriamo qualche altra qualità che vorremmo avere. Chiediti:

  • Quali altre qualità ammiro in questa persona? 

Per esempio, se la risposta è “fiducia” o “serenità”, ricordati che anche tu possiedi queste qualità, entro certi limiti, e che è improbabile che la perfezione fisica sia necessaria per il loro sviluppo.

3. Risveglia la tua coscienza

Invece di attaccarti, fermati un attimo e chiediti:

  • Il solo cambiamento del mio aspetto esteriore mi permetterebbe di raggiungere o di migliorare queste preziose qualità?
  • Come potrei sviluppare queste qualità senza cambiare il mio aspetto?

PER CONCLUDERE

Apprendi come sviluppare l’autocompassione nei confronti di te stesso. 

Riconosci le tue insicurezze, e renditi conto che il giudizio di sé e l’invidia nascono a causa dei legittimi bisogni umani non soddisfatti che hai, come il bisogno di amore e di accettazione.

Da qualche parte nel tuo sviluppo, hai iniziato a (erroneamente) credere di aver bisogno di trasformare il tuo aspetto esteriore per soddisfare questi bisogni, ma oggi è il momento di cambiare questa convinzione.

Renditi conto che, qualunque sia il tuo peso o la tua forma, manterrai sempre gli stessi schemi mentali abituali, a meno che non lavori per sfidare e cambiare questi processi di pensiero.

La chiave della tua fiducia, della tua soddisfazione, della tua felicità e della tua pace risiede già dentro di te. Sono cose sempre a tua disposizione in ogni momento, a prescindere dal tuo aspetto esteriore.

Ruth

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Fonti e risorse

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Immagini: Google immagini.

Hosseini, S. A., & Padhy, R. K. (2019). Body Image Distortion. Statpearls. Retrieved April 2, 2020.
Lewer, M., Bauer, A., Hartmann, A. S., & Vocks, S. (2017). Different facets of body image disturbance in binge eating disorder: a review. Nutrients (12), 1294. doi:10.3390/nu9121294

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