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Manuel Casadei | Informazioni per un upgrade salutistico naturale

Latte vegetale: Questa comune alternativa al latte di mucca contiene una tossina (più una lista di quelli che puoi usare)

Latte vegetale: Questa comune alternativa al latte di mucca contiene una tossina (più una lista di quelli che puoi usare)

di Manuel Casadei

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Alcuni nascono con una repulsione più o meno forte per i latticini, se li usano hanno sintomi di vario genere, da disturbi gastrointestinali all’emicrania.

Altri, smettono di utilizzarli più avanti nella vita per motivi salutistici o di scelta personale (motivi etici, ecc.).

latte vegetaleSicuramente io mi sono ritrovato presto nella condizione di repulsione naturale verso i latticini.  

Ricordo che quando pranzavo dai nonni, ogni volta che a fine pasto mia nonna metteva il formaggio in tavola io disgustato dal suo odore chiedevo di spostarlo nell’angolo del tavolo più lontano possibile da me.

Il latte di mucca mi provocava gonfiore e difficoltà di digestione (…a quanti provoca questi problemi).

Quindi, senza sentire la minima mancanza dei latticini, ho fatto presto una transizione alle alternative vegetali.

Praticamente ho quasi sempre usato delle varianti di latte di riso (puro o miscelato a latte di altri vegetali: riso-avena, riso-cocco, ecc.).

Indice dei contenuti

  • Latte vegetale: Le alternative vegetali al latte di mucca
    • Le mie analisi
  • Perché il latte vegetale di riso è a rischio di contaminazione da arsenico?
    • Quali alimenti e bevande sono a rischio arsenico?
    • Sintomi di intossicazione da arsenico
    • Rischi per la salute e a lungo termine
    • Alternative al latte di riso (e al riso)
    • Conclusione

Latte vegetale: Le alternative vegetali al latte di mucca

Oggi le scelte del latte vegetale sono molto varie ed è fantastico!

rewindPasso indietro (rewind).

…qualche tempo fa ho scoperto dei laboratori in USA e Europa specializzati nell’analisi raffinata delle intollerante ad allergeni, valutazione della salute della flora batterica intestinale e nella ricerca di tossine nell’organismo (metalli tossici, ecc.).   

Probabilmente analisi simili si possono fare anche presso qualche laboratorio specializzato in Italia. Ma sapevo che il laboratorio americano (Cyrex labs) ‘gemellato’ con quello corrispondente inglese è uno dei più avanzati (forse il più avanzato) per la ricerca di intolleranze verso allergeni alimentari.

Così, eccitato dalla possibilità di fare uno screening approfondito di tutte queste variabili che determinano la buona salute, mi sono lanciato nella scelta di questo servizio presso un laboratorio inglese.

Pensa che ho dovuto fare un prelievo di sangue in Italia (a Rimini) per poi spedire le fialette di materiale biologico tramite corriere espresso in Inghilterra, presso questo laboratorio. 

Ebbene, sì lo ammetto… in queste cose a volte mi lancio in sperimentazioni, ma è la passione a guidarmi 🙂

E questo tipo di sperimentazioni a volte portano anche qualche esperienza che può essere utile anche agli altri. Ed è proprio quello che voglio condividere qui con te.

Le mie analisi

Le mie analisi, fondamentalmente tutto bene (flora batterica intestinale, intolleranze, ecc.), tranne una cosa….

Guarda guarda cosa indica quella freccia rossa. Arsenico! …l’unico metallo tossico che superava i limiti di accettazione era quello. 

arsenico-nelle-analisi

Eggià, a quanto pare c’era un eccesso di arsenico nel mio sangue accumulato chissà come.

Per fortuna non si trattava di uno sforamento del valore eccessivamente elevato, comunque valeva come dato significativo che c’era qualcosa che immetteva troppo arsenico nel sistema-corpo.

“Ma come cavolo mi sono potuto ‘intossicare’ con l’arsenico!” mi chiedevo (non è una vera è propria intossicazione, ma un accumulo eccessivo che accende comunque un campanello d’allarme). 

A partire dalle mie abitudini salutistiche, questa cosa aveva una nota ancor più assurda. Praticamente ho sempre usato un 80-90% di alimenti da coltivazione biologica, zero farmaci, solo prodotti naturali, sport…

Da dove poteva venire questo arsenico nel mio sangue?

Così, inizio a fare delle ricerche.

Ecco cosa viene fuori, è stato un pò scioccante conoscere questo…

Il riso è spesso contaminato da arsenico (“anche il riso biologico?” ebbene sì, anche il riso biologico!).

campo-di-riso-irrigatoPare che le acque siano frequentemente contaminate (dipende dalle zone) da un eccessiva presenza di arsenico, il quale viene assorbito dalle piantine di riso che come sai dev’essere irrigato con grandi quantità di acqua.

E io cosa bevevo tutti i santi giorni?

Esatto, latte di riso.

Ora, se come me sei uno che tiene alla propria salute, avrai probabilmente scelto di optare – in parte o totalmente- verso le alternative vegetali al latte di mucca.

Ben fatto! …ma attenzione al latte di riso.

Ora, visto che il latte di riso è contenuto nel 50-70% delle varietà di latte vegetale in commercio, non prendere qualunque latte vegetale ti capiti sotto mano.

Non sto dicendo che tutto il latte di riso sia contaminato da un eccesso di arsenico, ma dico che purtroppo non c’è modo di saperlo a meno che dopo aver acquistato un brick di latte di riso -prima di berlo- non lo si sottoponga ad un’analisi del contenuto di arsenico.

So che il latte di riso è particolarmente delizioso perché dolce, ma oltre all’elemento ‘arsenico’ il latte di riso è anche un pò troppo zuccherino, molto ricco di carboidrati.

Per la maggior parte delle persone, soprattutto quelle che soffrono di sovrappeso, il latte di riso (proprio come il riso raffinato) non è decisamente la scelta migliore.

Comunque, non preoccuparti perché non voglio toglierti il latte vegetale, per carità. Anch’io come farei se non potessi bermi tutti i giorni qualche tipo di latte vegetale sano al posto del latte di mucca??

Continuando nell’articolo di indicherò le migliori alternative al latte di riso che puoi trovare facilmente in commercio.

…e meno male, me stavo già a preoccupà!

Prima però cerchiamo di capire perché il riso è a rischio contaminazione di arsenico, poi vediamo quali danni può fare un eccesso di arsenico nel corpo.

Perché il latte vegetale di riso è a rischio di contaminazione da arsenico?

In realtà il riso è uno dei cereali a rischio di contaminazione di arsenico, ma non è il solo…

Infatti, l’arsenico contaminante del riso proviene da due fonti principali:

  1. L’acqua (contaminata da fonti industriali)
  2. Il terreno (contaminato dall’uso dei pesticidi)

A partire da questo fatto capisci come anche altri cereali possano essere a rischio di contaminazione, ma il riso in effetti è il cereale mediamente più contaminato dall’arsenico.

Questo probabilmente perché -come dicevo prima- il riso per crescere ha bisogno di abbondante irrigazione di acqua rispetto agli altri cereali.

Quali alimenti e bevande sono a rischio arsenico?

Se vogliamo fare una scala dei prodotti naturali mediamente più contaminati dall’arsenico abbiamo:

  • Riso
  • Succo d’uva
  • Succo di mela

Questo elenco non è in ordine quantitativo, ma solo per raggruppare in un unico gruppo quei tre prodotti che nelle analisi dimostrano di contenere un eccesso di arsenico rispetto ad altri alimenti comuni, che li rendono rischiosi da consumare giornalmente e/o in quantità eccessive.

Chi cambia le proprie abitudini alimentari in meglio tende a consumare più riso (e bevande a base di riso) rispetto a prima.

Questo avviene perché il riso è un’alternativa di cereale che non contiene glutine, e il glutine è giustamente incriminato per il suo contributo allo sviluppo di disagi cronici (è infatti uno dei maggiori e più diffusi allergeni alimentari).

Inoltre, chi non beve il latte di mucca (bravo:-)) usa spesso le alternative vegetali, all’interno delle quali è frequentemente contenuto il riso, perché dolce (quindi apprezzato) e a costo ridotto. 

Sintomi di intossicazione da arsenico

Come per tutte le sostanze tossiche, anche per l’arsenico si possono avere un’intossicazione acuta oppure cronica.

Qui vediamo approfondiamo solo l’intossicazione cronica, essendo questo il tipo di intossicazione normalmente associata al consumo di alimenti e bevande contaminate.

L’arsenico ‘ama’ la pelle, e le unghie. C’è un’affinità di questo metallo tossico per le cellule della pelle e per i prodotti della pelle, ossia unghie e capelli.

Mee's_lines

Linee di Mee – da Wikipedia

Infatti, le più frequenti patologie che si riscontrano in seguito ad una importante intossicazione da arsenico sono a livello cutaneo.

Inoltre, segni di intossicazione da arsenico possono rendersi visibili a livello delle unghie sotto forma delle Linee di Mee. 

A proposito di affinità dell’arsenico per la pelle, questo metallo tossico viene escreto con il sudore.

Quindi sudare anche in questo caso produce eliminazione di tossine (suda, suda!!! …e se ti senti pigro fatti una sauna alla settimana). 

Rischi per la salute e a lungo termine

L’estremo effetto di un’intossicazione cronica da arsenico può essere rappresentato da malattie tumorali che possono colpire vari organi, come polmoni, fegato vescica, e soprattutto la pelle.

Nota: Non ti spaventare perché questo sopra è il peggio che può capitare a chi assimila una quantità elevata di arsenico su base giornaliera per anni ed anni. Ma questi sono gli effetti studiati dell’arsenico a lungo termine.

L’arsenico che intossica l’organismo tramite un consumo eccessivo giornaliero di alimenti contaminati (come spesso lo è il riso) può determinare genotossicità negli esseri umani. 

Un agente genotossico è un agente (chimico in questo caso) capace di danneggiare la struttura del DNA.

Questo lo ha rilevato uno studio su 400 individui effettuato dalla prestigiosa rivista Nature1.

Ma si sapeva già molto sul ruolo tossico dell’arsenico, da molto tempo, infatti questo metallo è conosciuto fin dai tempi antichi come “Veleno dei Re e Re dei Veleni”.

Non voglio assolutamente fare terrorismo psicologico! …dico solo che nel gioco di fattori che concorrono a determinare una lunga vita sana o la malattia, anche la “variabile arsenico” riveste il suo ruolo nell’imprimere una direzione in un senso o nell’altro (senza arsenico le cellule se la passano meglio, il corpo non ha bisogno di arsenico).

Meglio avere anche questo dato per decidere di ridurre il consumo di riso (e alimenti o bevande a base di riso), no?

In questo modo puoi diminuire il rischio di accumulare un eccesso di arsenico, che potrebbe crearti disagi di salute, e in questo caso probabilmente non ne conosceresti neppure mai la vera causa (a meno che tu faccia un’analisi specifica come quella che ti ho mostrato più sopra).

E in questo caso come andrebbe a finire il 90% delle volte? vai dal medico a farti prescrivere un farmaco (che intossica ulteriormente e non cura) per un sintomo che sparirebbe automaticamente con un semplice miglioramento delle abitudini alimentari.

Naaaaa…

Alternative al latte di riso (e al riso)

Per quanto riguarda il latte vegetale (e vale anche per i corrispondenti cereali) le migliori alternative a basso contenuto di arsenico sono:

  • quinoa (da preparare fai-da-te perché spesso quello commerciale è unito al latte di riso) 
  • grano saraceno
  • miglio
latte-di-mandorla

Questo è il latte di mandorla biologico più buono che abbia mai assaggiato.

Quindi, ogni volta che acquisti un latte vegetale assicurati possibilmente che non contenga latte di riso all’interno e scegli quelli a base dei cereali della lista qui sopra.

In alternativa, puoi anche optare per latte di soia. 

Penso che il miglior latte vegetale in assoluto sia il latte di mandorle (biologico) perché ha un certo contenuto di proteine, di acidi grassi monoinsaturi (buoni), è denso (invece che quelle robe eccessivamente acquose…), zero sale (spesso nel latte vegetale c’è sale aggiunto).

Anche il latte di nocciole è un’opzione interessante.

Conclusione

Come hai appena visto, questo è un altro esempio di buona fede nell’assunzione di alimento che sei sicuro farà bene alla tua salute, e al contrario ha un effetto negativo.

Lo so, tutta la faccenda (alimentazione e salute) a volte appare molto complessa, ma un pezzetto di informazione corretta sommato ad un altro pezzetto di informazione corretta, il quadro più allineato con la verità prende una forma più distinta.

Non farti atterrire da queste nuove scoperte, ma usale come stimolo per ricercare attivamente e senza pregiudizi le cose che fanno bene alla tua salute.

Altre nozioni su altri alimenti e bevande da evitare li trovi nell’articolo dedicato ad una dieta sana per dimagrire (clicca sul collegamento in rosso per andarci).

Non si dice che “La verità ti renderà libero”? …adesso sei libero di scegliere -con cognizione di causa- delle alternative al latte di riso (perché ce ne sono diverse) aumentando la tua salute e riducendo il rischio di accumuli di tossine.

Se hai trovato l’articolo utile, condividilo utilizzando i pulsanti che trovi in fondo all’articolo. Per te è una piccola azione ma per me vuol dire tanto!

A presto,

P.S. Vorrei sapere qualcosa di più da te… di solito usi latte vegetale o vaccino? usi spesso il riso (anche integrale)? rispondimi nello spazio dei commenti in fondo all’articolo. Le tue informazioni possono essere di aiuto anche per altri che leggono.

mostra fonti e risorse nascondi fonti e risorse +

1."High arsenic in rice is associated with elevated genotoxic effects in humans" di Mayukh Banerjee e coll.
"Arsenic accumulation in rice (Oryza sativa L.): Human exposure through food chain" di M. Azizur Rahman e coll.
"Arsenic in rice" del Dr. Ray Schilling
" Tossicologia - i fondamenti dell'azione delle sostanze tossiche" di Curtis D. Klaassen Ed. Casarett & Doull's - settima edizione.

DISCLAIMER MEDICO E LEGALE:
Le informazioni fornite dal sito web manuelcasadei.com non sono intese a diagnosticare, trattare e prevenire nessun disagio o malattia. Il fruitore di questo sito web è sempre responsabile per la sua salute e Manuel Casadei, ti incoraggia a seguire questi consigli con l’approvazione e la supervisione di un medico di fiducia e declina ogni responsabilità riguardo ad azioni compiute seguendo ciò che è scritto in queste pagine.

Immagini: Google immagini.

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Archiviato in:Alimentazione sana | salute, longevità e perdita di peso Contrassegnato con: tossine

Commenti

  1. maristella dice

    4 Settembre 2016 alle 08:00

    non so più che dire

    Rispondi
    • Manuel dice

      4 Settembre 2016 alle 09:38

      Mi raccomando Maristella, non ti abbattere però! tieni conto di queste informazioni nella scelta del latte vegetale (preferendo quelli senza riso) e vai avanti tranquilla con la tua vita 🙂 non vogliamo ospitare la paura, ma la conoscenza e una consapevolezza maggiore. A presto, Manuel

      Rispondi
      • Giuseppe dice

        11 Settembre 2016 alle 10:59

        Io adesso sto usando il latte di cocco (il latte non l’acqua di cocco) lo trovo un ottimo sostituto del latte vaccino, leggermente cremoso come il latte di mucca, moderatamente dolce, ed ho letto buone cose sul suo conto. Li ho provati tutti ma questo mi sembra adesso veramente il migliore. Mi piacerebbe tanto avere la tua opinione

        Rispondi
        • Manuel dice

          11 Settembre 2016 alle 12:22

          Ciao Giuseppe,
          Il latte di cocco è ottimo a condizione che l’uso non sia eccessivo, perché contiene circa 1/3 di grassi. I grassi del cocco sono ricchi di MCT (trigliceridi a catena media) i quali costituiscono un’eccellente fonte energetica per muscoli e cervello. Alcuni studi mostrano un incremento della prestazioni cognitive dopo una colazione a base di olio/burro di cocco. Se bevi il latte di cocco come se fosse latte vegetale o latte vaccino, ad esempio 250-350ml al giorno direi che è decisamente troppo! se prendi 300ml di latte di cocco sai che circa 1/3 (100ml) sono grassi. Io uso burro di cocco tutte le mattine 1-2 cucchiaini da te disciolto nel caffè. Ho provato il latte di cocco ma mi risulta pesante da digerire al contrario del burro di cocco. Il mio suggerimento è questo: Se vuoi usare il latte di cocco tutti i giorni in sostituzione del latte vaccino (o anche di quello vegetale) va bene a patto che non superi 50-100ml al giorno (puoi unirlo a qualche tipo di latte vegetale per raggiungere il volume di una tazza). Teoricamente potresti anche usare una tazza di latte di cocco tutti i giorni senza problemi, però in tutti gli altri pasti della giornata non dovresti eccedere con i carboidrati (soprattutto raffinati, zuccheri, incluso il fruttosio, dolcificanti artificiali) perché se unisci molti grassi a molti zuccheri il corpo inizia ad accumulare grasso di deposito con molta rapidità e facilità. Mentre se usi relativamente molti grassi (parliamo di grassi sani come gli MCT, gli acidi grassi monoinsaturi, gli Omega-3), insieme a proteine magre, verdure e pochi carboidrati integrali in teoria non dovrebbero esserci problemi. Se nel tuo caso usi anche una relativa abbondanza di carboidrati, allora di consiglio più semplicemente di ridurre il latte di cocco a non più di 50 o massimo 100ml al giorno.
          Spero di avere chiarito un pò i tuoi dubbi. In caso contrario replica senza problemi! Ciao, Manuel

          Rispondi
  2. lori dice

    4 Settembre 2016 alle 08:33

    Grazie per tutte le informazioni!!(interessantissim) chissà se dobbiamo preoccuparci anche dell acqua che beviamo?? cmq il latte non mi piace. Ma purtroppo mangio latticini ( mozzarella di bufala o formaggi freschi)

    Rispondi
    • Manuel dice

      4 Settembre 2016 alle 09:37

      Ciao Lori, è un piacere! l’acqua del rubinetto purtroppo è un pò a rischio. Diversi studi hanno dimostrato che spesso contiene tossine di vario genere (residui organici, metalli tossici, sostanze chimiche, fra cui anche farmaci…). Personalmente per ridurre questo rischio uso una caraffa con filtro ai carboni attivi in cui filtro l’acqua del rubinetto prima di usarla per bollire la pasta o i cereali. Oppure se preparo una buona zuppa o un brodo allora uso l’acqua in bottiglie di vetro (Plose) per non rovinare l’effetto salutare di questi piatti. L’acqua in bottiglia di vetro è più sicura, e fra le acque migliori in bottiglia di vetro abbiamo la Plose, Sant’Anna, Levico. A presto, Manuel

      Rispondi
  3. Francesca dice

    5 Settembre 2016 alle 07:21

    Ciao Manuel e grazie per l’articolo 🙂 molto interessante come sempre.
    Il latte di riso non lo consumo piu da diversi anni, c’è stato un periodo di molti mesi in cui lo consumavo sempre e ad un certo punto mi è venuta la gastrite e dissenteria… chissà non sia stato l’arsenico… ora non posso neanche sentire l’odore!

    Rispondi
    • Manuel dice

      5 Settembre 2016 alle 08:30

      Ciao Francesca, grazie! interessante questa reazione che hai avuto. In effetti è possibile che ci sia una correlazione fra le due cose. Per quali alternative hai optato adesso? quale latte vegetale usi come sostitutivo del riso? se ne usi qualcuno…

      Rispondi
  4. Roberta dice

    5 Settembre 2016 alle 07:37

    Grazie x questa informazione io da anni assumo latte di soia e riso molto gradevoli xke intollerante ai latticini e derivati,avevo optato x questo tipo di latte xke solo soia non mi piace come non mi piace fare colazione con il The. Ora Ke fare?

    Rispondi
    • Manuel dice

      5 Settembre 2016 alle 08:36

      Ciao Roberta, di nulla. Sì, molti scelgono il latte di riso, o un mix che contenga anche latte di riso, proprio perché è particolarmente dolce e migliora il gusto del prodotto. Anche a me la soia non piace, inoltre non è il massimo come scelta a causa della diffusione della soia OGM e della sua allergenicità (non forte ma comunque presente). La soluzione per fortuna è a portata di mano: latte di mandorla, latte di miglio, latte di grano saraceno, tutti in versione pura senza riso aggiunto. Tutti questi li puoi trovare in commercio oppure puoi provare a farli da sola a casa (cerca dei tutorial online che ti spieghino la procedura). A presto, Manuel.

      Rispondi
  5. Sibilla Peccerini dice

    5 Settembre 2016 alle 11:40

    Sono d accordassimo ma sono allergica anche a mandorle e nocciole
    Che faccio?

    Rispondi
    • ManuelCasadei.com dice

      5 Settembre 2016 alle 11:55

      Ciao Sibilla, resta il miglio e il grano saraceno, che sono ottime alternative. Inoltre puoi provare a preparare il latte di quinoa a casa fai-da-te.

      Rispondi
  6. giuseppina angelillo dice

    5 Settembre 2016 alle 23:39

    ciao io non bevo latte in generale,però mangio riso anche se non tanto spesso,tra poco non potremo più neanche respirare che fa male anche l’aria

    Rispondi
    • Manuel dice

      6 Settembre 2016 alle 08:46

      Ciao Giuseppina, se mangi riso di tanto in tanto, il problema non si pone… a presto, Manuel.

      Rispondi
  7. Sofia Giacovelli dice

    7 Settembre 2016 alle 00:26

    E’ vero che il riso basmati è quello che contiene meno arsenico? E quello nero proveniente dall’oriente ce l’ha?? grazie!

    Rispondi
    • ManuelCasadei.com dice

      8 Settembre 2016 alle 12:16

      Ciao Sofia, su questo non ci giurerei… quello che dicono le fonti autorevoli infatti è che il riso integrale (brown rice) in generale è quello che ha un contenuto di arsenico mediamente più elevato. Dipende se intendi il riso basmati integrale o raffinato. Se parliamo del riso basmati integrale rientra nel riso mediamente più contaminato (quello integrale appunto). Dalle fonti che ho consulato non viene evidenziata una differenza nel contenuto medio di arsenico fra varietà diverse di riso, invece viene evidenziato che il riso versione integrale è peggio del riso raffinato in merito a questo specifico problema dell’arsenico. Anche se qualche riso basmati fra quelli commercializzati è coltivato in Italia, putroppo anche qui le acque sono inquinate, anche dall’arsenico, quindi scommetto che la situazione per il riso basmati integrale coltivato in Italia non è molto diversa da riso basmati integrale coltivato in oriente. Ciao! Manuel

      Rispondi
  8. Emanuele Francesco Caputo dice

    7 Settembre 2016 alle 14:24

    Sapevo qualcosa a riguardo, ma non pensavo fosse così tragico, anche perché il contenuto di riso non supera il 15%.

    Nemmeno la soia è tanto salutare, se assunta quotidianamente e non fermentata.
    Una delle ragioni per cui bevo latte di riso è perché altri tipi privi di glutine costano anche il doppio.

    Però, ultimamente, sto facendo kefir dal latte di soia. Potrebbe andare bene? Se sì, sarebbe un ottimo compromesso, oltre al fatto che questo latte costa di meno.

    Rispondi
    • ManuelCasadei.com dice

      8 Settembre 2016 alle 12:05

      Ciao Emmanuele, fai bene a sperimentare, se ti piace il kefir dal latte di soia, bene così. Comunque, non è una situazione tragica in senso assoluto, dipende da quanto riso (sia esso latte di riso o riso cereale) viene consumato e con quale frequenza. E’ tutto relativo… io ho riportato un dato per prendere coscienza di questo problema che non tutti conoscono. Poi sta a ciascuno di noi decidere di ridurre il consumo di riso e derivati entro limiti che permettono all’organismo di sopportare meglio questa presenza ‘sotterranea’ di arsenico. Ciao! Manuel

      Rispondi
  9. luisa dice

    7 Settembre 2016 alle 21:49

    Latte di avena ottimo al naturale

    Rispondi
  10. Giuseppe dice

    12 Settembre 2016 alle 19:38

    Ciao Manuel,

    io quando consumo il riso integrale uso prima farlo riposare in acqua e limone o aceto di mele 4/5 ore oppure tutta la notte e dopo risciacquo ripetutamente finche’ l’acqua non e’ quasi trasparente, lo faccio principalmente per eliminare l’acido fitico, ma vorrei capire se va via in questo modo anche un po’ d’arsenico.
    Ciao.

    Rispondi
    • Manuel dice

      12 Settembre 2016 alle 21:47

      Ciao Giuseppe, fai bene a ridurre il contenuto di fitati con questo ammollo in acqua e limone. In teoria il risciacquo che effettui dovrebbe ridurre anche l’eventuale presenza di arsenico (che purtroppo è mediamente più elevata nel riso integrale rispetto a quello raffinato). Mi sembra un buon modo per consumare il riso in modo più sicuro. Grazie, per la dritta che sicuramente sarà utile a chi consuma più di frequente il riso integrale. Ciao, Manuel

      Rispondi
  11. renata dice

    26 Ottobre 2016 alle 10:49

    accidenti, io bevo esclusivamente latte di riso tutte le mattine con i cereali integrali e questa della possibilità di contaminazione con l’arsenico non la conoscevo proprio. Quali sono le analisi che consigli di fare per verificare se la marca acquistata ne contiene o meno e se io stessa ne sono già intossicata o comunque con livelli alti? Magari la marca che compro va bene e posso andare avanti a berlo, dato che mi piace tantissimo e il latte di mucca non lo sopporto..

    Rispondi
    • Manuel dice

      27 Ottobre 2016 alle 12:44

      Ciao Renata, per le analisi personali devi chiedere a un laboratorio privato attrezzato. Mentre, per le analisi sul prodotto devi richiedere un preventivo per la valutazione quantitativa dell’arsenico presso un laboratorio di analisi ambientali. Puoi trovare entrambi con una ricerca su google.it mirata ai laboratori più vicini al tuo domicilio. A presto, Manuel

      Rispondi
  12. Carlo Somigliana dice

    8 Dicembre 2016 alle 12:26

    Salve a tutti,
    Ho letto l’articolo con interesse e mi viene da dire … Quale sarà la prossima tossina nascosta?
    Se possibile volevo condividere col blog alcune scoperte fatte nel tempo sui metalli pessanti.
    È’ vero che la maggior parte dei metalli pesanti si elimina in modo naturale attraverso il sudore, alla faccia della chelazione chimica con EDTA (che ho provato ma suggerirei solo a chi ha avuto una esposizione acuta ai metalli e non ha tempo da perdere). Servono però tutta una serie di elementi e condizioni per fare funzionare il complesso meccanismo, e qui si parla di chelazione dolce da parte di chi l’ha provata su di se, Cristiana di Stefano http://www.cristianadistefano.it/disintossicarsi_completamente.html
    Volendo tagliare corto, e per rispondere alle una domanda fatta da una utente, su dove fare i test. Molti centri di analisi vogliono la richiesta tramite un medico a cui poi mandano la risposta.
    Quello che ho trovato in italia che non lo richiede (perché ce lo mettono loro) e’ la Mineral Test (http://www.testmineral.it/) che per 150 € fa il mineralogramma del capello, con tanto di commento del loro medico che ti prepara la ricetta di elementi da assumere nell’alimentazione per fare funzionare il meccanismo della chelazione dolce. Poi puoi farti spedire da loro il preparato galenico o fartelo fare dalla tua farmacia di fiducia. Se ci pensate non è tanto considerando anche l’intervento del medico.
    Spero di essere stato utile a qualcuno.
    Saluti,
    Carlo

    Rispondi
    • Manuel dice

      8 Dicembre 2016 alle 13:56

      Ciao Carlo, sei stato molto utile! grazie. A presto, Manuel.

      Rispondi
  13. marco dice

    14 Febbraio 2017 alle 22:53

    eh ma…..ok per il latte di riso…..mi piace molto sia quello di mandorle…che nocciola e soia….ma per il riso?? mi piace molto…..mi piace in tutti i modi……va meglio della pasta,molto meglio…….e vivo tra le risaie……zona novara-vercelli…..qui e’ un guaio…..dovrei informarmi riguardo l’acqua e l’arsenico di questa zona

    Rispondi
    • Manuel dice

      15 Febbraio 2017 alle 09:52

      Ciao Marco, probabilmente ti basta fare un’analisi del sangue come ho fatto io per scovare un eventuale eccesso dei livelli di arsenico nell’organismo. Parlane col tuo medico. Per il riso (da mangiare) in generale basta non eccedere riguardo a quantità e frequenza di consumo. A presto, Manuel.

      Rispondi

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