La paleo dieta è basata su un’idea che fa presa sull’immaginario dell’appassionato di nutrizione. Anch’io diversi anni fa sono stato ipnotizzato da questa idea del “ritorno alle condizioni nutrizionali originarie – quindi più salutari – dell’uomo”.
Oggi avendo sedimentato, approfondito e rielaborato questa teoria della paleo dieta, sono emersi alcuni importanti errori di interpretazione. Questi portano a credere a un’idea profondamente sbagliata e dannosa…
Cioè che per gli esseri umani sia salutare comportarsi come dei carnivori.
Andiamo quindi a scoprire cosa c’è che non va nella paleo dieta.
Ma prima riconosciamogli anche i pregi…
PALEO DIETA: LA PARTE BUONA
Le idee giuste della paleo dieta sono le seguenti (supportate non da una mia opinione soggettiva ma dalle conoscenze più consolidate in tema di sana alimentazione).
Ad esempio, è una buona idea quella di evitare:
- Gli alimenti processati e industrializzati
- Le bevande zuccherate
- I cibi raffinati
- Gli zuccheri
- I latticini
È una buona idea anche quella di inserire nella propria alimentazione quotidiana:
- Noci e altri semi oleaginosi
- Verdure
- Frutta
Questi sono gli spunti corretti della paleo dieta.
Maaa…
PALEO DIETA: IL LATO OSCURO
L’idea dell’essere umano come cacciatore-raccoglitore fa sì che il focus dell’appassionato di paleo dieta cada irrimediabilmente su un’alimentazione carnivora a base di carne e pesce.
In fondo il fascino che esercita la paleo dieta è in buona parte associato al fatto che finalmente uno si puo’ mangiare tutte le bistecche che vuole!
…e santo cielo, che liberazione! ci voleva finalmente una teoria nutrizionale che desse libero sfogo al vorace carnivoro che si cela dentro di noi 🙂
Ma siamo proprio sicuri di apprezzare la carne come farebbe un VERO carnivoro?
ESPERIMENTO IMMAGINATIVO PER CAPIRE SE SEI UN VERO CARNIVORO/ONNIVORO
Per capire se davvero apprezziamo la carne come farebbe un carnivoro basta fare un semplice esperimento immaginativo.
Prova a immaginare di trovarti di fronte a una zebra squartata con le interiora che le escono fuori…
L’odore dei liquidi corporei caldi emanano dalla carcassa, odori che vanno dalla bile, all’urina, alla linfa, al sangue e così via.
Che impressione ti fa tutto ciò?
Ti viene l’acquolina in bocca? oppure non ti si chiude per caso lo stomaco?
È proprio per questo motivo che Ace Ventura (qui in basso) produce l’effetto comico da scompisciarsi …
Ma questo non è l’unico sostegno all’idea che non siamo per niente carnivori.
In primo luogo le prove più solide provengono dalle ricerche scientifiche che mostrano gli benefici straordinari provenienti da un’alimentazione prevalentemente vegetariana rispetto a qualunque altro tipo di alimentazione (dopo li vediamo).
Inoltre, altre evidenze scientifiche (che vedremo fra poco) invece smontano la teoria alla base delle paleo dieta, secondo cui il periodo paleolitico (o età della pietra) è il periodo evolutivo che bisogna prendere in considerazione riguardo alla dieta giusta da adottare.
PRIMO PROBLEMA: UOMO CACCIATORE-RACCOGLITORE O RACCOGLITORE-CACCIATORE? E ASPETTATIVA DI VITA…
Nell’articolo “Lo zucchero fa male” abbiamo un po’ approfondito i motivi per cui sia più corretta l’interpretazione di un nostro progenitore raccoglitore-cacciatore (cioè più raccoglitore di specie vegetali e molto meno cacciatore) rispetto all’interpretazione del cacciatore-raccoglitore.
Ma le considerazioni che riguardano l’uomo della pietra non si fermano qui…
Gli studi sull’antico uomo di Neanderthal (vissuto nel paleolitico medio tra i 200.000 e i 40.000 anni fa) mostrano che si è spinto più di tutti gli altri suoi precursori verso un’alimentazione carnivora.
Ma ci sono due cose da evidenziare riguardo all’uomo di Neanderthal…
ALCUNE PECULIARITA’ DELL’UOMO DI NEANDERTHAL
1) È vissuto solo per un breve tratto dell’intera storia evolutiva umana (160.000 anni sono un segmento breve dell’evoluzione umana). Dopo di che si è estinto, forse proprio a causa della sua eccessiva specializzazione nella scelta della carne e pesce come alimenti principali1.
2) Si stima che la sua aspettativa media di vita si aggirasse attorno ai 25 anni2. Le condizioni ambientali, anche estreme, verso le quali si era spinto l’uomo di Neanderthal (freddo intenso e caccia degli animali) riducevano drasticamente la sua aspettativa di vita.
25 anni sono troppo pochi per permettere ad un’alimentazione a base di carne di produrre danni cronici. Quindi l’aspetto della sopravvivenza vinceva su quello della longevità.
OGGI LA VITA È MOLTO PIÙ ESTESA (QUINDI…)
Ma oggi per fortuna possiamo scegliere la longevità invece di essere costretti alla sopravvivenza in condizioni estreme.
Oggi con un’aspettativa di vita di 75-85 anni il nostro organismo ha tutto il tempo di sviluppare le numerose patologie cronico-degenerative causate da un’alimentazione a base di carne.
Quindi dobbiamo mettere tutta l’attenzione in quello che scegliamo di mangiare e bere giorno dopo giorno.
SECONDO PROBLEMA: IL PERIODO PALEOLITICO (CONSIDERATO NELLA PALEO DIETA) RAPPRESENTA SOLO UN BREVE 10% DELL’INTERO PERCORSO EVOLUTIVO UMANO (MANCA UN 90%!)
L’uomo ha iniziato a vivere di agricoltura a partire da 15.000-10.000 anni fa.
10.000-15.000 anni sono un brevissimo lasso di tempo del periodo evolutivo umano. Si pensa che questo sia un periodo di tempo insufficiente per determinare dei sostanziali cambiamenti nella nostra genetica.
Da cui la proposta della paleo dieta: torniamo tutti a nutrirci come facevano i nostri progenitori dell’età della pietra, che sono vissuti a partire da circa 2.000.000 di anni fa.
Ok, ma il problema di questo ragionamento consiste nel fatto che anche 2.000.000 anni sono un breve lasso di tempo rispetto all’intera storia evolutiva umana.
QUANDO È INIZIATA VERAMENTE LA STORIA EVOLUTIVA DELLA RAZZA UMANA?
Secondo la biologia evolutiva, i primi ominidi hanno iniziato a fare la loro comparsa a un certo punto all’inizio del Miocene3, circa 20.000.000 di anni fa!
3. Katharine Milton “Hunter-gatherer diets—a different perspective” The American Journal of Clinical Nutrition.
Stiamo parlando di almeno 20 milioni di anni fa.
Mentre, il periodo evolutivo umano preso in considerazione della paleo dieta è solamente il 10% del totale (2.000.000 anni su 20.000.000 di anni).
…e il restante4 90% perché non viene considerato?
4. Eaton SB, Konner M. “Paleolithic nutrition. A consideration of its nature and current implications” The New England Journal of Medicine.
Se vogliamo veramente ritornare a nutrirci come facevano i nostri progenitori, allora dobbiamo osservare un quadro temporale più ampio, invece di restringere la nostra visione a un frammento parziale.
Cos’hanno sempre mangiato i nostri antenati primati durante quell’ampio 90% di tempo vissuto sulla terra (nell’arco di 18.000.000 di anni)?
…Per il 98% PIANTE!
Per il 90% del nostro sviluppo evolutivo che parte dai progenitori primati ci siamo nutriti come fanno le scimmie: 98% di piante (s’intende verdure e loro prodotti) e solo un misero 1-2% al massimo di animali (per lo più insetti).
L’assetto genetico umano sviluppatosi nel corso di 20-25.000.000 di anni e probabilmente è stato solo minimamente modificato dall’avvento del “breve” periodo da cacciatore-raccoglitore.
Non è un caso che il ritorno a una dieta vegetariana porti solo enormi benefici anche all’essere umano odierno (vedi prossimo paragrafo).
VITAMINA C: UN’ALTRA PROVA A SOSTEGNO DELLA NOSTRA NATURA VEGETARIANA
L’essere umano è una delle poche creature (assieme ad altre -non a caso- strettamente vegetariane) ad avere perso nel corso della sua evoluzione la capacità di sintetizzare la vitamina C.
Che significato puo’ avere la perdita della capacità di auto-produrre le proprie scorte di vitamina C?
Beh, in primo luogo significa che la natura ha reputato sacrificabile questo meccanismo biochimico. Ogni volta che puo’ risparmiare energia la natura opta per il risparmio.
Ma perché si è potuto risparmiare energia eliminando definitivamente questa autoproduzione interna di vitamina C?
Perché evidentemente gli umani hanno sempre potuto approvvigionarsi di questa vitamina essenziale in modo abbondante dalle piante e dai loro frutti.
IN NATURA ASSUMEVAMO 10 VOLTE PIÙ VITAMINA C RISPETTO A OGGI
È stato stimato che in condizioni naturali (se ci nutrissimo come i nostri progenitori) l’apporto di vitamina C sarebbe 10 volte superiore rispetto al consumo odierno.
Da qui la sacrificabilità della capacità sintetica della vitamina5.
Perché spendere energia biochimica nella sintesi di questa vitamina quando possiamo assumerne sempre in abbondanza dall’esterno?
Questo potrebbe essere un ulteriore dato sostegno della nostra natura prevalentemente vegetariana.
Lo stesso si puo’ dire degli altri sistemi antiossidanti dell’organismo…
Una grande protezione antiossidante ci è sempre venuta in aiuto dal mondo vegetale. Il fatto di ridurre l’assunzione di vegetali riduce questa auspicabile protezione “esterna” e ci espone a malattie e invecchiamento che altrimenti potremmo ridurre notevolmente con il loro aiuto.
(PROBABILMENTE) LA PROVA PIU’ SOLIDA DELLA NATURA VEGETARIANA / VEGANA DELL’ESSERE UMANO
Se avessimo solo un dato per orientarci nella nostra nutrizione, probabilmente sarebbe questo…
Immagina una bilancia fatta così:
[PRODOTTI ANIMALI]—[PRODOTTI VEGETALI]
Su un piatto della bilancia hai i prodotti di origine animale e sull’altro piatto hai i prodotti di origine vegetale.
Più aumenti l’assunzione di prodotti animali e riduci quelli vegetali più il rischio di malattia cresce.
Al contrario, più aumenti l’assunzione di prodotti vegetali e riduci quelli animali più il rischio di malattia si riduce e il corpo è in grado di attivare certi meccanismi di auto-guarigione.
POSSIBILITA’ DI DIGERIRE È DIVERSO DA SALUBRITA’
Certo che possiamo mangiare anche la carne e i latticini, possiamo in qualche modo nutrircene, ma poi a lungo termine finisce che ci ammaliamo a causa loro.
Cosa succede invece quando scegliamo di nutrirci con la nostra vera alimentazione naturale (costituita almeno dal 95% di piante)?
In questo caso il nostro organismo mette in modo processi di auto-guarigione…
- L’occlusione dei vasi sanguigni regredisce spontaneamente6
Una dieta a base di vegetali produce la regressione del danno cardio vascolare.
- Alcuni tumori regrediscono spontaneamente7
Quindi, viene ristabilita naturalmente la migliore condizione di salute in tutti gli organi.
Che tipo di carnivoro potrebbe mai trovare giovamento dall’esclusione degli alimenti di origine animale? capisci che c’è qualcosa che non torna…
Oppure, hai mai sentito di carnivori che abbiano ritrovato la salute correggendo la propria alimentazione in senso vegetariano/vegano?
Giornale titola: “Leone diventa vegetariano e ritrova la salute!” mmmmh, ti pare? 🙂
Al contrario, se costringi un leone a nutrirsi di noci, semi e piante -ammesso che ci riesci- accade questo (vedi sotto):
LE POPOLAZIONI RURALI ODIERNA CHE SI NUTRONO ANCORA COME L’UOMO HA SEMPRE FATTO
Certe popolazioni rurali odierne presenti soprattutto in alcune aree della Cina e in Africa seguono ancora un’alimentazione vicinissima alle abitudini dei nostri antenati più lontani.
L’alimentazione di questi popoli è costituita di piante (e loro prodotti), quindi molte fibre e antiossidanti.
Risultato?
Questi popoli sembrano “inspiegabilmente” protetti da tutte le maggiori malattie8,9 che colpiscono l’uomo moderno: cancro, infarto, ictus, e altre malattie cronico-degenerative sono virtualmente assenti.
Al contrario le stesse malattie nei paesi industrializzati assumono proporzioni epidemiche!
COME SI SPIEGANO ALCUNI BENEFICI DELLA PALEO DIETA?
Alcuni studi mostrano dei benefici associati alla paleo dieta. Come si spiega questo?
È tutto relativo…
Se passi da un’alimentazione a base di cibo spazzatura alla paleo dieta otterrai dei benefici.
Perché una dieta a base di cibo spazzatura (zuccheri, cibi raffinati, grassi trans, latticini, conservanti, ecc.) è peggiore della paleo dieta.
Il fatto di eliminare gli alimenti processati e industrializzati, le bevande zuccherate, i cibi raffinati, gli zuccheri e i latticini come propone la paleo dieta è ottimo.
Il fatto di inserire nella propria alimentazione quotidiana noci e altri semi oleaginosi, verdure e frutta è altrettanto corretto.
Peccato che quell’ammasso di prodotti animali caldamente consigliati sovrastano il “lato buono” della paleo dieta.
PALEO DIETA VS. DIETA VEGETARIANA O VEGANA
Ma se si mette a confronto la paleo dieta con una dieta vegetariana o vegana, allora vince quest’ultimo approccio basato sull’esclusione totale o quasi degli alimenti di origine animale e sull’inclusione di tanta verdura e frutta.
Inoltre c’è una cosa che in pochi evidenziano, ed è questa…
Spesso nella paleo dieta vengono utilizzati anche i legumi, ma questo è un “errore” dal punto di vista della teoria su cui si basa la paleo dieta.
I legumi come anche i cereali sono vietati nella paleo dieta. Ma a volte vengono invece aggiunti. Proprio all’uso (improprio) dei legumi si puo’ attribuire almeno una parte di certi benefici della paleo dieta.
Infatti i legumi da soli hanno mostrato di ridurre la mortalità del 7-8% per ogni 20g aggiunti all’alimentazione quotidiana10.
UN ALTRO PROBLEMA CHE RIGUARDA LA PALEO DIETA APPLICATA OGGI: LA CARNE DEL PALEOLITICO
Mettiamo anche un altro elemento sulla bilancia…
La carne degli animali selvaggi dell’età della pietra era qualitativamente superiore rispetto a qualunque allevamento odierno.
La carne (ad esempio) di un pennuto del paleolitico non era di certo contaminata dal piombo come invece un pollo dei nostri giorni.
Prendi ad esempio uno degli alimenti più in voga nella paleo dieta: il brodo di gallina.
Una ricerca effettuata sul brodo di gallina11 ha evidenziato la presenza di piombo nel brodo.
Il piombo non ha un vero “livello di sicurezza”, è in qualche grado tossico a tutti i livelli. Quindi sarebbe meglio evitare qualunque fonte di contaminazione, seppur minima.
Ma si sarà certamente trattato di una di quelle galline delle industrie tradizionali no? …eh, no, era una bella gallina da allevamento biologico.
Quindi la carne12 (anche quella bio), come anche il pesce13 non assicura l’assenza di contaminanti tossici come piombo, mercurio, arsenico.
ANCORA UN ALTRO PROBLEMA CHE RIGUARDA LA PALEO DIETA APPLICATA OGGI: IL DIGIUNO
Il seguace della paleo dieta spesso mangia carne e/o pesce tutti i giorni.
Ma gli umani del paleolitico non avevano di certo l’opportunità di nutrirsi tutti i santi giorni in questo modo.
È ragionevole pensare che invece fossero costretti a periodi di restrizione calorica e di digiuno più o meno lunghi in funzione della disponibilità di risorse alimentari. Come puoi immaginare il cibo allora era difficile da procurare, soprattutto durante i mesi freddi.
PER CONCLUDERE (IN SINTESI)
Alcuni dei benefici della paleo dieta possono facilmente essere associati all’eliminazione dei cibi spazzatura e all’inserimento di frutta e verdura, non certo all’uso della carne e altri prodotti animali.
N°1. Per il 90% del nostro sviluppo evolutivo ci siamo nutriti come le scimmie: 98% piante, frutta, semi, e solo un misero 1-2% al massimo di animali (per lo più insetti)
N°2. Stiamo bene e ritorniamo in salute solo quando la nostra alimentazione è composta per la maggior parte di piante (s’intende verdure e loro prodotti). Infatti, l’incidenza di patologie cronico-degenerative aumenta (a volte drasticamente) quando nella nostra alimentazione riduciamo la quota di piante e aumentiamo la quota di alimenti di origine animale (non importa se provengono da allevamenti biologici).
Quindi, se vuoi tornare a nutrirti davvero come i nostri antenati biologici hanno fatto per il 90% del tempo scegli un’alimentazione a base di verdure, frutta, semi oleaginosi e cereali integrali.
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A presto,
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2. Cohen 1989
3. Katharine Milton "Hunter-gatherer diets—a different perspective" The American Journal of Clinical Nutrition.
4. Eaton SB, Konner M. "Paleolithic nutrition. A consideration of its nature and current implications" The New England Journal of Medicine.
5. Benzie IF. "Evolution of dietary antioxidants"
6. Esselstyn CB Jr e coll. "A way to reverse CAD?"
7. Saxe GA. e coll. "Can diet in conjunction with stress reduction affect the rate of increase in prostate specific antigen after biochemical recurrence of prostate cancer?"
8. Campbell TC e coll. "Diet, lifestyle, and the etiology of coronary artery disease: the Cornell China study"
9. A.G. Shaper e coll. "Serum-cholesterol, diet, and coronary heart-disease in Africans and Asians in Uganda"
10. "Legumes: the most important dietary predictor of survival in older people of different ethnicities" di Darmadi-Blackberry I e coll.
11. Monro JA e coll. "The risk of lead contamination in bone broth diets".
12. Sabine Andrée e coll. "Chemical safety of meat and meat products".
13. Perelló G. e coll. "Effects of various cooking processes on the concentrations of arsenic, cadmium, mercury, and lead in foods".
Articolo (come sempre) preciso, dettagliato, professionale. Sono stato vegetariano -crudista quasi vegano per un po’ di tempo ed ho ho visto il mio testosterone calare a picco in verticale a piombo. Dopo le analisi, risultate al di sotto del minimo, (ho scoperto dopo che il minimo nelle analisi per il testosterone e’ fissato molto basso) io non ero neanche al minimo.
Caso isolato? No, perche’ dopo ricerche ho scoperto che molti come me, dopo aver iniziato la dieta vegana-vegetariana segnalavano un calo della libido. Mi sono ripreso abbastanza quando sono tornato a mangiare, carne, uova, pesce. Seguo solo alcuni suggerimenti della dieta paleo e comunque esistono diverse diete paleo, quella che seguo io prevede solo carne da allevamento al pascolo, no legumi, e per il resto siamo tutti d’accordo su frutta verdura, semi, alghe, ecc. Siamo esseri complessi e diversi uno dall’altro, non e’ necessariamente detto che cio’ che va bene per uno debba andare bene anche ad un altro, io con l’alimentazione (non mi piace parlare di diete) che seguo adesso mi sento un toro. Tutte le diete hanno un pricipio di verita’ chi piu’ e chi meno a volte molto meno a volte molto piu’. La dieta vegetariana-vegana consigliata e studiata da tutti gli esperti, ricercatori medici, scienziati, nutrizionisti del pianeta sara’ pure validissima, ma se mi cala il testosterone preferisco evitarla. Io sperimento su di me , giorno per giorno volta per volta. Il grande problema e’ che siamo onnivori, a differenza di erbivori e carnivori che sanno con precisione cosa mangiare senza sbagliare, noi dobbiamo ogni volta scegliere e valutare. Infatti e’ stato scritto un libro a proposito, se non sbaglio si chiama “il problema dell’onnivoro” non ricordo l’autore ma le recensioni erano tutte buone.
Ciao Giuseppe, qualche suggerimento per supportare naturalmente il testosterone (così che non sia necessario mangiare uova e carne per ottenere questo effetto).
Power Poses (posizioni del corpo che in 2 minuti incrementano del +20% la produzione di testosterone). Inoltre, alcune piante e integratori usati per questo scopo in particolare nel bodybuilding naturale sono: euricoma longifolia, tribulus terrestris, chrysin.
Power Poses (studio scientifico)
Ciao! Manuel
Grazie Manuel,
quelle posizioni le conosco, e le pratico tutte le volte che posso, sulle piante invece mi dispiace ma non credo facciano al mio caso. Sul testosterone ci sarebbe molto su cui discutere. Magari una tua indagine e ricerca in proposito non credo sarebbe male non parlo per me, credo interesserebbe molti, visto che il testosterone sta diminuendo sempre piu’ nei paesi occidentali. I giovani hanno sempre meno testosterone nel sangue. e la cosa non e’ per niente buona. Molti pensano al testosterone solo legato al sesso o al body building, in realta’ svolge funzioni ben piu’ importanti.
Ciao Manuel. Grazie per tutto quello che fai.
Grazie a te Giuseppe. Stammi bene 🙂 a presto, Manuel.
Vorrei inoltre aggiungere che nall’alimentazione e dieta paleo che seguo io il digiuno e’ previsto eccome.
Ciao Manuel.
sono d’accordo sulla contaminazione della carne odierna, ma frutta e verdura no? Loro non sono contaminati? La carne di quei tempi era diversa sicuramente, ma credo io che anche frutta e verdura forse erano diversi, probabilmente piu’ ricchi di oligoninerali, vitamine,amminoacidi, ecc. Per quanto riguarda l’assetto genetico tu prendi in considerazione tutti i 20 milioni di anni ma magari i sostenitori-studiosi della paleo dieta prendono in considerazione solo gli ultimi 2 milioni perche’ ritengono che sia un periodo congruo sufficente dare l’assetto definitivo, non son proprio pochini 2 milioni di anni !!!!
I geni possono modificarsi in un lasso di tempo cosi’ lungo. Magari tra 2 milioni di anni avremo un’altro assetto genetico. Non credo sia necessario prendere in considerazione tutto dal principio da quando eravamo batteri.
ciao Giuseppe.
Ciao Giuseppe, cerco di rispondere alle tue obiezioni in ordine…
1) frutta e verdura certamente hanno residui di pesticidi (di più le verdure tradizionalmente coltivate e di meno quelle biologiche e biodinamiche). Ma… le ricerche mostrano (e sono rimasto stupito anch’io di questo fatto!) che le verdure anche se coltivate con l’uso normale di pesticidi determinano dei benefici salutistici che superano di gran lunga il fatto di mangiarne poco o niente oppure di mangiare più carne e meno verdure. Quindi le verdure ancora una volta vincono in senso assoluto dal punto di vista salutistico. La perdita di vitamine, minerali e antiossidanti delle verdure odierne riguarda in particolar modo la fase di cottura, ma in media le ricerche effettuate in quest’ambito mostrano che la perdita è abbastanza contenuta e basta aggiungere un +20-30% di verdure per ripristinare il quantitativo di vitamine e minerali persi durante la cottura. Interessante no? 🙂
2) Riguardo al periodo evolutivo preso in considerazione, mi sembra ovvio che se vogliamo considerare l’essere dobbiamo partire da quello che viene considerato ufficialmente la diramazione principale della sua evoluzione: il Miocene 20-25 milioni di anni fa. È lì che inizia l’essere umano come lo conosciamo oggi. Cosa c’entrano i batteri? siamo parlando di fasi primordiali dell’essere umano, non dei procarioti…
Ma a parte le elucubrazioni teoriche sulla genetica dell’uomo, il dato più palese della salubrità dell’alimentazione su base vegetale sta nella sua capacità dimostrata di innescare i naturali processi di guarigione di pressoché tutte le patologie cronico-degenerative che affliggono l’umanità di oggi. Lasciamo perdere la teoria, guardiamo cosa puo’ fare oggi un’alimentazione a prevalenza vegetale e cosa invece puo’ fare un’alimentazione a base animale.
Ma se tu ti trovi bene con la paleo dieta fai benissimo a proseguire così. Bisogna sperimentare in autonomia, fare un minimo di ricerca teorica e andare avanti nella vita. Ciao, Manuel.
PS: Please! non vogliamo cadere in una dinamica di lotta fra onnivori e vegetariani (o cose di questo tipo). Qui s’intende solo fare una ricerca della verità in modo umile, consapevoli di tutte le limitazioni date dalla nostra intrinseca ignoranza (anche per chi ha studiato) ma armati di buona volontà e di mente aperta.
Ciao Manuel,
sono d’accordo e mi piace tutto quello che hai scritto, il mio non voleva essere un commento critico, bensi’ volevo solo aggiungere degli spunti di riflessione, in base alla mia esperienza personale, avendo avuto io da vegetariano-vegano i problemi che ti ho detto. Ma l’esperto sei tu e spero di non aver urtato la tua sensibilita’ col mio linguaggio diretto. Lungi da me il voler aprire una diatriba vegetariano contro carnivoro-onnivoro, per carita’,….. no….assolutamente no!!!!!….. ne ho abbastanza di quei discorsi. Io non seguo la dieta paleo, ho preso solo da quella dieta alcuni suggerimenti e metto in pratica solo i consigli che ritengo giusti da qualunque dieta provengano, cerco di tenermi un po’ il meglio di tutto, scartando quello che non mi convince. Sono convinto che una alimentazione a base vegetale porti innumerevoli vantaggi. Ma, cosa vuoi che ti dica, io dopo aver intrapreso quella dieta mi son ritrovato col testosterone al lumicino la bocca con parecchie carie in piu’ ed il bordo gengivale abbassato di molto (acidi della frutta) e mi e’ sembrato strano, molto strano. Ti ringrazio per la risposta chiarificatrice.
Per il resto accetto critiche e commenti.
Ciao Manuel.
Ma ben vengano le riflessioni e gli spunti da persone come te Giuseppe! sei aperto, equilibrato, fai le tue personali sperimentazioni e ragioni con la tua testa. Cosa rara di questi tempi online 😉 Ciao caro, a presto. Manuel
Buongiorno, qualcuno che abbia confrontato paleodieta ed emodieta?
Buongiorno Romano, grazie per il tuo contributo. Vediamo se arriva qualche indicazione da qualcuno… intanto prendo nota per un eventuale approfondimento futuro che potrei sviluppare sul blog. A presto, Manuel.
The Paleo Diet isn’t (nor has it ever been) a mostly meat diet. It caps at about 30% calories from protein. It’s a whole food diet, rich in vegetables, fruit, nuts and seeds and it limits or eliminates cereals, legumes and dairy. Animal products should be wild caught and naturally fed whenever feasible.
If you’re going to criticize a way of eating, it’s important to be educated first about what you’re criticizing. Your description is so far off as to be describing an entirely different diet.
Dear Laurie, it seems like your comment came from a misunderstanding of the central point I wanted to shows here. That is, many people who follow a Paleo Diet profile tend to take it as a good reason to eat as much meat as they want. In addition to that central point, of course, I wanted to give good scientific evidence about why we shouldn’t avoid whole grains and legumes.
Also, from an evidence-based standpoint, I wanted to point out that we humans shouldn’t be allowed to use meat/fish/eggs every day if we’d like to extend our life expectancy in good health.
Regarding my education about this diet or other diets, I tend to go beyond the strictly scholastic definition of each of them. But, if I go beyond that is only after I deeply looked into the subject treated. To conclude, I have to say that it is so weird that this kind of critique comes from you that chose an email like “primal.vegan” 🙂 so strange!
However, thank you for your contribution!
Manuel